“Verona nella Rete Ready” Buffolo: “Ormai quasi tutte le grandi città vi hanno aderito...”

18072022_TOMMASI_PRESENTAZIONE GIUNTA ©DANIELA MARTIN

Nei prossimi giorni approderà in commissione e in Consiglio Comunale la proposta di delibera per l’adesione anche del Comune di Verona alla Rete Ready. La Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione – sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età – riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto comunitario e internazionale.
La giunta comunale ha infatti approvato il testo che impegna l’Amministrazione ad attuare politiche di inclusione e volte a contrastare discriminazioni di ogni genere. E che, per volontà dell’Amministrazione stessa, sarà esaminato dal Consiglio comunale.
Commenta l’assessore alle Pari opportunità Jacopo Buffolo.
“Attualmente quasi tutte le grandi città, a prescindere dai colori delle giunte che le amministrano, fanno parte della Rete Ready. Troviamo le amministrazioni delle città vicine Vicenza, Padova, Brescia, Mantova, Trento ma anche Milano, Torino, Roma, Napoli, Bologna e Genova. L’adesione di Verona vuole essere una prima risposta concreta alle domande dei tanti e tante che cercano sostegno, ascolto, accoglienza e supporto, e che purtroppo oggi sono più invisibili di altre. L’adesione alla Rete Ready vuole essere un impegno da parte del Comune di Verona ad interfacciarsi con le realtà associative presenti in città, per conoscere i bisogni, promuovere e tutelare i diritti delle persone LGBTQIA+ e garantire il rispetto dei principi di non discriminazione nei diversi aspetti della vita sociale, culturale e lavorativa; per informare e sensibilizzare la cittadinanza con iniziative culturali finalizzate a favorire il dialogo tra le differenze”.