Per la prima volta in Europa, è stato avviato a Verona lo studio clinico comparativo di chirurgia robotica con le tre piattaforme attualmente disponibili sul mercato, finora mai utilizzate in contemporanea nella stessa struttura ospedaliera. Da questo mese, infatti, le tre macchine sono tutte installate nell’Azienda Ospedaliera Integrata di Verona, ed affiancheranno il robot già presente da molti anni. Questa importante iniziativa viene è stata presentata alla città, dalla comunità scientifica e professionale, oltre che agli stakeholders. “Tra gli obiettivi della Regione – ha detto l’assessore alla sanità del Veneto, Manuela Lanzarin – l’investimento in tecnologie che abbiano ricadute sul paziente, consentendo di portare nuove opportunità terapeutiche è una nostra priorità. Ogni euro speso per migliorare la nostra sanità è un mattone per costruire un sistema migliore”. “Con i fondi del Pnrr, ad esempio, stiamo disegnando una nuova mappa di opportunità. Ma mai dobbiamo dimenticare, e mi fa piacere ricordarlo in questa Azienda che è una delle più grandi ed efficienti d’Italia, quanto sia importante l’apporto dei professionisti, qualsiasi ruolo essi rivestano. Sono loro il vero cuore pulsante di questo sistema” ha concluso Lanzarin. In seguito alla gara effettuata con la forma del dialogo competitivo, AOUI Verona valuterà l’efficienza, la maneggevolezza e l’efficacia clinico-funzionale della tecnologia robotica delle tre piattaforme che hanno la certificazione europea per la prostatectomia: Da Vinci (Intuitive surgical), Hugo (Medtronic) e Versius (Cambridge Medical Robots). Il costo complessivo dello studio è di 1.735.000 euro per la durata di un anno, finanziato dalla Regione del Veneto.
(Ansa)