Note che ricorderanno e omaggeranno il grande Federico Fellini. Ieri sera, al Teatro Romano, è stata la volta la volta di Enrico Pieranunzi con la sua storica formazione. Il trio piano – basso – batteria, che ha visto sul palcoscenico anche Luca Bulgarelli e Mauro Beggio, è tornato a suonare dal vivo per ricordare il geniale regista a vent’anni dalla sua scomparsa. Una serata dedicata alle più belle colonne sonore dei capolavori cinematografici di Fellini. Da I Vitelloni, a La Strada, fino a La Dolce Vita. E’ termnato, così, ‘Verona jazz’, una delle tre sezioni musicali del cartellone della settantaduesima edizione dell’Estate Teatrale Veronese, festival realizzato dal Comune di Verona con la direzione artistica di Carlo Mangolini. La sezione jazz, proposta da Ivano Massignan, si è chiusa con l’ultimo dei grandi tributi di quest’anno: ai maestri dello swing, a Chet Baker e, ora, a Fellini. Grazie alla sua formazione, tra pianoforte classico e jazz, il linguaggio musicale di Enrico Pieranunzi si è da sempre nutrito di una fascinosa trasversalità, abitata da fonti d’ispirazione che attraversano epoche e stili anche molto distanti tra loro, in una sintesi personale che trova nel linguaggio jazzistico un proprio, originale equilibrio.
Un’altra serata di grande fascino, che ha confermato la grande qualità delle proposte in cartellone in questa estate di ripartenza. La musica ha vinto la sua sfida.