Al via la 76° edizione dell’“Estate Teatrale Veronese 2024”, il festival multidisciplinare realizzato dal Comune di Verona, che apre la sua nuova stagione al Teatro Romano il 21 giugno, con “Verona Jazz Festival 2024”, storico appuntamento musicale curato da Ivano Massignan, in collaborazione con Eventi Verona srl e con il prezioso sostegno di AGSM AIM.
A inaugurare la rassegna musicale sarà il trombettista e compositore Paolo Fresu, ospite oramai fisso, accompagnato quest’anno dal pianista jazz Uri Caine. Il duo costituito è la storia del fortunatissimo incontro tra due grandi personalità del jazz moderno.
Verona Jazz 2024, arrivano Paolo Fresu e Uri Caine
L’incontro tra questi due musicisti è una delle cose più interessanti successe nel mondo del jazz degli ultimi anni; la tromba lirica e sognante di Fresu, il suo timbro malinconico e onirico, si sposa eccellentemente con il pianismo di Uri Caine, fatto di mille citazioni, dalla canzone americana, al blues, dal jazz più mainstream all’avanguardia fino alla musica classica, genere che Caine ha riveduto e corretto secondo i suoi parametri personali in molti progetti solistici pubblicati negli ultimi 10 anni.
Tra i brani usualmente presentati, oltre a standard come “Darn that dream” e “Doxy”, troviamo delle vere e proprie perle come “Lascia ch’io pianga” di Haendel in una versione da brivido ed il fantastico medley che unisce un classico della canzone italiana come “Non ti scordar di me” con “Centochiodi”, brano scritto da Fresu per la colonna sonora del bellissimo omonimo film di Ermanno Olmi.
Uri Caine è noto per le sue visionarie rivisitazioni di repertori classici, un lavoro con presenze inaspettate, in grado di confrontare musicalità diverse, dalla tradizione classica europea al jazz, all’elettronica, al klezmer, al rock, qualificandosi come uno degli architetti più intelligenti e sensibili della musica d’oggi.
Non sorprende, dunque, l’incontro con Paolo Fresu, ecumenicamente riconosciuto quale un
musicista altrettanto attento ai diversi suoni del contemporaneo.
I due si sono conosciuti nel 2002 a Berchidda, quando Uri – ospite del festival curato da Paolo – ha interagito più volte, nel corso dello stesso evento, con la tromba di Fresu, confessando di essere stato totalmente coinvolto dalle atmosfere e dai suoni dei vari progetti che lo avevano visto ospite.
Il riferimento logico è quello con il trio di Keith Jarrett, e come accade per questo trio, Fresu e Caine insieme hanno dimostrato quanto sia possibile rinnovare alcune tra le pagine più famose del jazz, tra ammalianti ballad ed invenzioni ritmiche, che rendono il loro incontro musicale un evento assolutamente da non perdere.