Verona in Love: e l’amore fa litigare L’assessora Ugolini: “Eventi impedibili”. Ma per Bisinella la programmazione è tardiva

Non c’è niente da fare. Anche il tema dell’amore divide maggioranza e opposizione. Da una parte c’è Patrizia Bisinella che tuona contro una programmazione tardiva di Verona in Love, mentre dall’altra le due assessore Marta Ugolini e Alessia Rotta assicurano che sono previsti appuntamenti imperdibili al cinema, nei teatri, in Gran Guardia e nelle piazze scaligere. Ma andiamo con ordine. “A meno di un mese dal weekend di San Valentino, che quest’anno sarebbe particolarmente fortunato visto che il 14 cade di venerdì, non ci sono notizie sulla programmazione del Comune di Verona In Love”, spara a zero la consigliera capogruppo di Fare. “In un periodo già duro per commercianti, ristoratori, albergatori e operatori turistici in genere – dice – sappiamo infatti che gennaio e febbraio sono da sempre mesi di bassa stagione, l’occasione di San Valentino ha sempre rappresentato un modo per avvicinare i turisti, almeno gli Italiani, a quella che è nota in tutto il mondo come la Città dell’Amore.- tuona Bisinella – La promozione di un prodotto, lo sa bene chi si occupa di comunicazione, dovrebbe partire con mesi di anticipo, per consentire ai possibili visitatori di prenotare e agli albergatori e ai ristoratori di studiare offerte e proposte per i turisti”. E rileva così che siamo di fronte a un ritardo imperdonabile. “Se uscisse il programma – aggiunge – si tratterebbe dell’ennesima occasione persa di un’Amministrazione che sembra voler punire ogni attività economica del centro storico”. E annuncia un’interrogazione sull’affidamento dell’appalto. Immediata è arrivata la risposta dell’assessora alla cultura Ugolini. “Verona si prepara a vivere un San Valentino 2025 – commenta – con molte novità rispetto alle manifestazioni degli anni scorsi. Per la prima volta il Comune ha coinvolto alcune sale cinematografiche dove si svolgeranno proiezioni melò, inclusa una pellicola restaurata di recente che rappresenta una pietra miliare della storia del cinema. In collaborazione con il Club di Giulietta si svolgeranno eventi a teatro, come il premio Cara Giulietta alle lettere più belle e saranno organizzate visite guidate al patrimonio culturale scaligero. A Palazzo della Gran Guardia sarà visitabile gratuitamente una fotografica che aprirà proprio in quei giorni”. L’assessora ricorda che nel programma è prevista anche una particolare attenzione alla valorizzazione del saper fare: abbiamo coinvolto le categorie produttive, un’altra novità. Un gruppo di artigiani locali esporranno le loro creazioni nelle storiche piazze della Città Antica. Il programma che sarà chiuso e presentato a breve assegna un importante ruolo anche agli esercenti. “Con l’assessora al Commercio, Alessia Rotta, – ribadisce – li abbiamo invitati a Palazzo Barbieri e abbiamo proposto una modalità di coinvolgimento per tematizzare ulteriormente la città in chiave “Verona In Love”. Un’altra importante novità è la collaborazione attiva nella promozione che sta portando avanti Destination Verona e Garda Foundation, fondazione pubblica che gestisce la promozione e contribuisce ad organizzare l’offerta turistica”. Rassicura infine gli operatori turistici, economici e cittadini che “il Comune, diversamente da quanto avvenuto in passato, sta investendo su questa manifestazione sia risorse economiche che progettualità e idee, lavorando per offrire un evento più ricco e sempre più completo all’insegna dell’amore per tutte le età e per tutte le persone. Stupisce, o forse non più di tanto, che l’attacco sulla presunta mancata programmazione di Verona In Love e i timori relativi ad ipotetiche quanto improbabili conseguenze sull’economia cittadina e sugli esercenti in particolare, provenga da chi ha autorizzato la costruzione del maggior centro commerciale cittadino a cinque minuti di auto dal centro storico. Sicuramente non è l’unico fattore che ha influito sulle problematiche relative al cambiamento dell’offerta commerciale cittadina, ricordiamo anche gli acquisti online, ma senz’altro ha distolto i flussi di acquisti dai negozi di prossimità”.