Lavoratori stagionali cercansi. A Verona, sul Garda e sulla costa turistica veneta. Il tema della carenza di personale resta centrale nel terziario di mercato e in particolare nel turismo.
Le iniziative per avvicinare domanda e offerta si moltiplicano e martedì 28 marzo in Gran Guardia domanda e offerta di lavoro si incontrano grazie all’iniziativa promossa dal Comune di Verona in collaborazione con l’Ente bilaterale del Turismo (realtà composta da Confcommercio Verona e sindacati dei lavoratori).
Saranno presenti 20 aziende veronesi che illustreranno le caratteristiche di 60 posti di lavoro nell’ambito dei settori turistico e della ristorazione, dove la mancanza di personale e manodopera qualificata è oggi più che mai un problema.
Il settore turistico di Verona e provincia cerca lavoratori da inserite nei diversi ambiti. Cuochi, camerieri, receptionist, addetti alle pulizie e baristi, da impiegare per la stagione estiva con contratti di vario tipo.
Secondo i dati Istat relativi al 2022, gli occupati nel settore turistico in tutta la provincia di Verona sono stati 73 mila, il 17% del totale (416 mila). Ad oggi, le persone senza lavoro sono circa 13 mila.
Sarà un vero e proprio recruting day, con l’obiettivo di far incontrare le imprese alla ricerca di personale con i candidati in cerca di una nuova occupazione.
A partire dalle 8:30 i candidati, preselezionati dagli operatori del CPI e dal Servizio Politiche del lavoro del Comune di Verona sulla base dei curricula e delle richieste delle imprese, potranno incontrare le aziende e svolgere colloqui conoscitivi per le oltre 50 posizioni di lavoro disponibili, tra cui addetti alla reception, cuochi e aiuto cuochi, camerieri ai piani,barman e baristi e altro.
Dai dati sul mercato di Lavoro, ogni 100 posti di lavoro disponibile, 50 si fa fatica a trovarli, 25 non si trovano per ragioni demografiche e altri 25 per mancanza di competenze; la fotografia della situazione veronese, alla luce dei più recenti i dati Istat è rassicurante, con 416.000, occupati totali in provincia di Verona, di cui solo nel turismo 73.000, pari al 17%o del totale, per un tasso di occupazione del 68,3 %.
Una vera e propria emergenza che riguarda anche il turismo sulla costa veneta, come rivelato dalla Fondazione Nord Est, dove sono richieste 30 mila assunzioni, un vero record che porterà a un aumento dei lavoratori stranieri.
Secondo le previsioni, nel 2023 potrebbe registrarsi il record del movimento turistico in Veneto ed anche le spiagge potrebbero raggiungere un nuovo massimo con conseguente alta richiesta di lavoratori.
Infatti, secondo l’ultima analisi della Fondazione Think Tank Nord Est, nel
2023 si potrebbe registrare anche il record di assunzioni stagionali da parte delle imprese turistiche del litorale veneto. Tuttavia, proprio il reclutamento del personale rappresenta la principale difficoltà del sistema di offerta turistica. Per l’estate 2023 fanno prevedere una maggiore domanda di lavoratori stagionali, con le assunzioni che potrebbero superare quota 30.000, spingendosi
fino ad un livello record di 32.000, di cui circa 9.000 riferite agli stranieri.