La nostra polizia compie i 164 anni e si festeggia in Italia e anche a Verona. Come ogni anno è l’occasione per snocciolare un po’ di dati su quanto fatto e sul da farsi. L’impegno maggiore, secondo il questore Enzo Giuseppe Mangini, è stato il fronte delle rapine. Sta di fatto però che i cittadini veronesi si sentono insicuri e possiamo scrivere, senza paura di sbagliare, che gran parte di loro vivono nell’insicurezza e nella paura. Non gli si può dar torto. Basta guardarsi intorno e c’è di tutto. Se encomiabile è lo sforzo delle forze dell’ordine, bisogna prendere atto che per il cittadino questo non è sufficiente. Fanno miracoli, ma servirebbe qualcosa di ancor più potente, ammesso che esista. Se guardiamo i numeri, tra le persone arrestate, denunciate, le richieste di aiuto al 113, gli investimenti dell’unità operative e le informative antimafia, parliamo di una massa di lavoro enorme su ben 25.897 persone. Numeri che non sono noccioline. Un lavoro grandissimo fatto dalla polizia che conferma che i cittadini di Verona, si sentono in un certo senso circondati dalla delinquenza. Non per nulla l’amministrazione comunale quando può piazza telecamere dappertutto a scapito della privacy, ma nella speranza di limitare il dilagare del crimine in città e nei paesi della provincia.