Come sta l’export a Verona? Se lo chiede l’onorevole Gianni Dal Moro. Prendendo spunto dai dati della CGIA di Mestre”, dice, cerco di riassumere e rappresentare la situazione dell’export della nostra provincia nel 2018. Il valore dei prodotti italiani nel mondo nel 2018 è stato pari a 463 miliardi di euro. L’export del triveneto (Veneto, Friuli e Trentino Alto Adige) ha sfiorato gli 88 miliardi. Tutti siamo oramai consapevoli che l’export, cioè il nostro Made-in-Italy è da alcuni anni la vera variabile anti crisi. Ma se dobbiamo essere contenti di questo dato dell’esportazione non dobbiamo dimenticare che il PIL del Paese è dato per il 60% dai consumi interni che continuano purtroppo a soffrire. Il Veneto nel 2018 ha esportato per oltre 63 miliardi, come l’Emilia Romagna. Nel Veneto sono Vicenza e Treviso a dominare rispettivamente con 17.959 milioni di euro e 13.551. Verona si colloca abbastanza distanziata al 3° posto con 11.423 (+1,2% rispetto al 2017, meno rispetto la crescita del veneto del + 2,8%). Se andiamo più in profondità rispetto alla tipologia dei prodotti maggiormente esportati da Verona troviamo al primo posto il settore dei macchinari (distretto dei forni, bruciatori, termosifoni, caldaie, ecc.) con 2.351 milioni di euro (+ 5,8% rispetto al 2017). Al secondo posto alimentare (distretto del dolciario e dei pastifici) con 1.518 ml (- 0,5%). Al terzo posto il settore delle bevande dove dominano i vini veronesi con 984 ml (-0,4%) Al quarto posto il settore dell’abbigliamento (intimo, calzature, vestiario, ecc.) con 857 ml (+9,3%). Dove esportiamo di più come Verona al primo posto troviamo la Germania con 1.856 milioni (+2,6% rispetto al 2017) , la Francia con 1.076 (+8,9%) al 3 posto il Regno Unito con 708 (+1,4%) al 4 posto gli Stati Uniti con 670 (-0,2%) e poi la Spagna con 647 (+10,9%) Come appare da questi dati, Verona inizia ad avere un quadro di incertezza sull’export. Ancora nulla di allarmante, ma va posta attenzione. La crescita globale – conclude Dal Moro – è più debole e il commercio globale rallentato dal protezionismo stanno pesando sull’economia italiana e anche veronese e, vista l’importanza che rivestono per noi Paesi come il Regno Unito e gli Stati Uniti soggetti rispettivamente alla Brexit e alla politica dei dazi di Trump, credo dovremmo prestare grande attenzione alla politica estera e di conseguenza commerciale del nostro Paese”.