“Blocco del Brennero, Verona corridoio strategico per collegare l’Europa”.
Si intitola così la risoluzione depositata dal consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Filippo Rigo, che esorta il Governo italiano e la Commissione Europea, nell’ambito delle rispettive competenze, a “dissuadere il Governo austriaco dall’utilizzare il corridoio del Brennero quale strumento di pressione geopolitica e rimuoverne le limitazioni, per evitare una possibile concorrenza sleale austriaca nei confronti degli imprenditori e degli autotrasportatori italiani, tedeschi e dell’intero continente europeo.
“Limitazioni per una questione ambientale – spiega Rigo – almeno da quanto si legge sulla carta, ma ciò che in realtà sta accadendo è che il valico del Brennero è diventato “ostaggio” di una pressione geopolitica. Assurdo che l’Italia non possa chiudere le frontiere nonostante la pressione migratoria che stiamo subendo, mentre altri paesi se ne infischiano allegramente dei trattati, come quello di Schengen, chiudendo a piacimento i confini. Per lo stesso motivo, Verona e il suo sistema economico e produttivo non devono diventare vittime di pressioni geopolitiche, il Brennero non può essere ostaggio di scelte arbitrarie che mettono in pericolo le nostre aziende”.
Rigo ricorda che il Brennero è considerato il principale asse di scambio commerciale tra Veneto e Nord Europa e nello specifico, tra la provincia di Verona e la Germania. A Verona, tra l’altro, è situato anche l’Interporto Quadrante Europa, primo in Italia e secondo in Europa per volumi di traffico.