Verona contro l’omolesbotransfobia Appuntamenti fino al 6 giugno Coinvolta anche l’Università con il centro PoliTeSse

Per il secondo anno la città di Verona, in occasione della Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la trasfobia e la bifobia (17 maggio), sceglie di sostenere e promuovere un ampio programma congiunto di iniziative sotto un’importante slogan che punta a sostenere tutte le famiglie, deciso dal coordinamento della rete RE.A.DY.

L’amministrazione, tramite l’Assessorato alle Pari opportunità, prosegue così l’azione di promozione e sostegno delle attività volte a superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere con la volontà di andare oltre il gap che si è creato negli anni. Riconoscendo il ruolo svolto sul territorio veronese per decenni da associazioni e gruppi LGBTQIA+ e l’importanza dei servizi che questi erogano alla cittadinanza, l’Assessorato alle Pari Opportunità promuove infatti un programma congiunto di appuntamenti.

Giornata internazionale contro l’omolesbotransfobia

La Giornata ricorda il 17 maggio 1990, la data in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha cancellato l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali.

Riconosciuta e fatta propria dall’Unione Europea con la Risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile 2007, che ha indetto il 17 maggio di ogni anno, nel territorio di tutti gli stati membri dell’Unione, la Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia.

Dal 1990 ad oggi, le persone LGBTQIA+ hanno ottenuto parecchie conquiste in molti paesi del mondo, tra cui l’Italia, grazie all’impegno di associazioni e movimenti che sono riusciti a mettere in moto anche le istituzioni. Ma c’è ancora molto da fare contro l’omolesbobitransfobia nella società, nella cultura, nella politica, dove alla maggiore visibilità delle persone LGBTQIA+ reagiscono nuove forme di bullismo e di intolleranza organizzata.

Il programma della manifestazione

“Una seconda edizione della Giornata contro le discriminazioni LGBTQIA+ che raccoglie un numerose iniziative – spiega l’assessore alle Pari opportunità – frutto del lavoro di una rete territoriale attiva che continua a crescere e vede una forte sinergia con il Centro di Ricerca Politesse dell’Universita di Verona.

Quest’anno insieme alla Rete Ready, la rete nazionale delle amministrazioni contro le discriminazioni LGBTQIA+ si vuole ribadire l’affermazione e il riconoscimento della parità dei diritti di tutte le famiglie oltre che continuare a contrastare le discriminazioni presenti nella nostra società.

Centrale sarà l’incontro ‘Le parole sono importanti: per una città che non discrimina’ promosso dall’Assessorato alle Pari opportunità in collaborazione con il C.U.G. del Comune di Verona il prossimo 6 giugno, con Francesca Vecchioni di Fondazione Diversity per un linguaggio più inclusivo, dove le parole acquisiscono un ruolo centrale per combattere stereotipi e costruire una città che non discrimina”.