Com’eravamo forti, gente… Due squadre in serie A, forse il miglior calcio d’Italia, allora, si giocava a Verona. Il “piccolo” Chievo di Gigi Delneri, matricola terribile e l’Hellas di Malesani, ex mai dimenticato. Il Chievo che vola e l’Hellas che non molla. Tutti gli ingredienti per una sfida di straordinaria bellezza. Così, il Bentegodi è gremito e gli occhi dell’Italia del pallone sono tutti su di noi.
Il match mantiene fede alle attese. Meglio il Chievo in avvio, con un gol di Eriberto, su splendido assist di Corini e poi il 2-0 dello stesso regista, dal dischetto.
Poi, comincia la rimonta. Subito un rigore di Oddo, per il 2-1. L’Hellas sente che la partita è ancora viva e nella ripresa alza il volume. Il Chievo resta in 10, espulso Marazzina. L’Hellas pareggia con un’incredibile autorete di Lanna, poi mette la freccia con una zampata di Camoranesi che sfugge al fuorigioco ideato da Delneri.
Finisce 3-2 e il finale offre un’emozione in più, con l’indimenticabile corsa di Malesani sotto la sud, la “corsa delle polemiche”. Il Chievo se la prende “per mancanza di rispetto”, Malesani replica sottolineando la gioia per un successo fortemente voluto.
La Sud è in delirio, è il momento più bello di Malesani all’Hellas. Il resto del campionato, sarà ancora molto bello per il Chievo, mentre il Verona comincerà, nel ritorno, un incredibile serie negativa. Dopo essere stato in zona Uefa, finirà nella melma della bassa classifica, fino all’epilogo, amarissimo, di Piacenza. Nello stesso giorno, ultima di campionato, il Chievo festeggia la Uefa, il Verona precipita in B. Vent’anni fa, accadeva questo. Oggi, sembra passato un secolo…