“Il primo atto della nostra amministrazione sarà quello di andare a Roma e bussare alla porta del ministro Delrio per chiedergli di firmare un protocollo tra il Comune e il Ministero con l’obiettivo di istituire un Osservatorio sul nodo di Verona che tenga insieme Rete Ferroviaria Italiana e tutti gli attori interessati. Si tratta di un passaggio strategico per superare i tanti nodi irrisolti nella mobilità e fare di Verona il centro della logistica del futuro”. È questa la proposta che la candidata sindaco Orietta Salemi ha lanciato durante l’inaugurazione della sede del Comitato elettorale di via XX settembre, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. Che non si è fatto pregare e ha assicurato la massima disponibilità. “Per anni l’amministrazione non è stata capace di dialogare con RFI – ha sottolineato Salemi – Il risultato è che a Verona sono rimaste aperte questioni fondamentali per le scelte dei prossimi 10 anni in tema di urbanistica, mobilità, periferie e sviluppo della logistica. Per il futuro, il rapporto che si costruirà con RFI sarà quindi determinante. Lo sarà per i 500.000 metri quadrati dell’ex scalo merci, che potrebbero essere uno spazio che riqualifica un’area periferica della città. Lo sarà per il potenziamento della linea ferroviaria storica, in modo da dare vita a una metropolitana di superficie che aiuti a risolvere tanti problemi di traffico. Non ultimo, lo sarà per il Quadrante Europa, polo strategico che può e deve riportare Verona al centro dello sviluppo non solo nazionale ma anche internazionale”. Parole condivise dal ministro Delrio: “Verona deve alzare lo sguardo perché è al centro di un sistema internazionale ed è strategica dal punto di vista della logistica e del trasporto delle merci – ha ribadito il ministro – Il Quadrante Europa in particolare è l’esperienza migliore che abbiamo in Italia ed è centrale per il Paese. Anche per questo Verona diventa centrale per il futuro della logistica e lo sviluppo nazionale. Oltre ad essere capace di prendersi cura della comunità, il sindaco di Verona dovrà quindi anche saper alzare lo sguardo per fare rete, cooperazione e sistema sulle scelte strategiche, che guardano all’Italia e all’Europa”.