La rissa di venerdì sera in piazza Erbe non è la prima e nemmeno la più eclatante fra quelle andate in scena nell’ultimo anno. Basti ripensare a quella dello scorso settembre, anche in quel caso filmata e diffusa sul web e culminata con la denuncia di sei ragazzi. Oppure alla “guerriglia urbana” di ottobre, con identico copione di devastazione dei locali. Allargando lo sguardo ad altri angoli del centro storico, come non pensare ai recenti episodi di rapina, lesioni ed estorsioni sotto minaccia, perpetrati da bande di adolescenti nei confronti di altri adolescenti. E spostandosi un po’ più in là, nei quartieri cittadini, è ancora più recente la vicenda di Michele Dal Forno, il rider sfregiato al volto da un sedicenne armato di coltello per aver difeso una ragazza.
«Non ci si nasconda dietro la scusa dei problemi sociali innescati dalla pandemia di Covid e non si parli di “fatti isolati”: è urgente un piano per contrastare l’insicurezza, ora che l’economia cittadina si prepara a ripartire», commenta Tommaso Ferrari, consigliere comunale di Traguardi. «Chiederò al presidente Andrea Bacciga di convocare la Commissione Sicurezza del Comune, per affrontare il tema e fare un primo passo verso la gestione collettiva e condivisa del dopo-emergenza, come il movimento civico Traguardi chiede da tempo». Aggiunge Pietro Trincanato, presidente di Traguardi: «Non bisogna cedere alla facile tentazione di demonizzare il ritorno alla vita notturna e i giovani, com’è stato fatto lo scorso anno, ma è fondamentale dotarci di regole e strumenti efficaci per punire chi sgarra e garantire il diritto di lavorare a chi rispetta le regole».
E Tosi va all’attacco: “Aggressioni, baby gang Sindaco, che facciamo?”
“La rissa in piazza Erbe? Non è un episodio isolato, ricordiamo quella altrettanto clamorosa della scorsa estate, ma più in generale a Verona c’è un evidente problema di sicurezza, in centro storico come nei quartieri, basta solamente leggersi i giornali degli ultimi mesi tra episodi di aggressioni a baristi e rider, continui furti negli appartamenti nei quartieri, in particolare borgo Roma e borgo Trento, e questo fenomeno delle baby gang che sappiamo essere esploso”.
A dirlo Flavio Tosi, che spiega: “Le cause di questa nuova ondata di situazioni incresciose possono essere le più diverse, tuttavia è anche vero che a monte, vedi da parte dell’Amministrazione comunale e del Sindaco, manca palesemente la capacità di prevenzione e di controllo del territorio. Questo è un problema”.
Tosi sottolinea che “il Sindaco in questi mesi si è occupato soprattutto di rompere le scatole alla gente perbene, esercenti, lavoratori, cittadini, fissando i più bizzarri divieti: non possiamo sederci su una panchina, nemmeno da soli o con il nostro partner, per leggerci un giornale o mangiarci un gelato, non possiamo fare due passi ai giardini e in alcune piazze. È lo stesso Sindaco che ha firmato la stravagante ordinanza per la quale non puoi fumare all’aperto, o che ha vietato a ristoranti e bar di mettere fuori anche solo un tavolino d’appoggio quando lavoravano d’asporto”. Ecco, conclude Tosi, “magari sarebbe il caso di rompere le scatole e rendere la vita difficile a balordi e delinquenti, non ai veronesi onesti che chiedono solo di lavorare e vivere in piena sicurezza”.