Si è svolta ieri sera, alla Darsena dell’antica Dogana d’Acqua, in concomitanza con la consegna del Dossier al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, la prima presentazione del dossier “VERONA 2022.
La Cultura apre nuovi mondi” per la candidatura della città di scaligera a Capitale Italiana della Cultura 2022. Ne fanno parte 22 progetti, strutturati su vari ambiti della città (sociale, urbanistico,ambientale, smart city, turistico ed economico) legati tra di loro da interventi culturali. Il dossier descrive dettagliatamente tutti gli interventi, che al momento sono coperti dalla riservatezza imposta dalla selezione in corso.
Alla presenza del Sindaco Federico Sboarina, degli assessori alla Cultura e Turismo Francesca Briani e all’Urbanistica e Ambiente Ilaria Segala e di Paolo Dalla Sega di PTSCLAS spa, società che ha redatto il Dossier in collaborazione con il Comune di Verona, il Dossier è stato illustrato ai componenti del Comitato Istituzionale di sostegno alla Candidatura di Verona 2022, ai rappresentanti di Istituzioni locali, Enti, Aziende e Associazioni.
Linee guida. In piena coerenza con gli obiettivi del Bando MiBACT, il Programma VR22 è un progetto che rafforza l’offerta culturale cittadina, valorizzando il patrimonio storico-artistico locale e l’insieme dei suoi eventi, con un forte accento sull’accessibilità e la partecipazione di diverse fasce e tipologie di pubblico. Inoltre, promuove la coesione e l’inclusione sociale, facendo della cultura uno strumento che crea legami e che favorisce il coinvolgimento dei cittadini nella vita pubblica.
Compongono il gruppo di sostegno alla Candidatura di Verona 2022: Regione del Veneto, Provincia di Verona, Diocesi di Verona, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza, Università degli Studi di Verona, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona – AOUI, Azienda ULSS 9 Scaligera, Camera di Commercio I.A.A. di Verona, Fondazione Cariverona, Confindustria Verona, Aeroporto Valerio Catullo S.p.A., Consorzio Zai, Veronafiere Spa, Fondazione Arena di Verona, Fondazione Verona Minor Hierusalem, Fondazione Biblioteca Capitolare.
“E’ la mia idea sul futuro della città”
“In questo Dossier si raccoglie la mia visione della Verona del futuro – sottolinea il sindaco –. Non è, quindi, una elencazione di progetti, ma un’idea di città che punta ad espandersi oltre alla cultura e alla storia, per pianificare e svelare nuovi modi di essere Verona. Un progetto che, prima ancora di trovare effettiva concretizzazione, ha già avuto il merito di mettere insieme, come non è mai successo prima, tutte le istituzioni cittadine più importanti. Una grande squadra, fatta delle migliori risorse di Verona, unita per la stesura di un progetto che rappresenta pienamente la città che ho in mente e che deve sempre di più aprirsi al mondo. Al di là di come andrà questa candidatura, Verona è già Capitale della Cultura e questo dossier fotografa una realtà di cui, probabilmente, molti veronesi ancora non si rendono conto. Dal punto di vista sociale, urbanistico e culturale, Verona sarà la capitale del ‘nuovo Mondo’”.
“Quella che presentiamo del dossier di candidatura è una città nuova – dichiara l’assessore Briani –, che prende in considerazione tutto il suo territorio e che promuove un dialogo fra istituzioni e associazioni”. Il fiume Adige è uno dei protagonisti della nostra storia di città, un racconto contenuto in sessanta pagine di documentazione, per 22 progetti.