Verona calda come la Turchia sull’Egeo. L’analisi del clima 2022 elaborata dalla start up Callender Havran si trova 650 km più a Sud della Bra. E il Comune punta 17,5 milioni sulle rinnovabili

foto Udali

A Verona nel 2022 c’è stato un caldo… turco. Nella nostra città si sono infatti registrate temperature ben più alte del normale e paragonabili a quelle verificate anella città di Havran in Turchia, 650 chilometri più a sud della nostra città.
E’ una delle valutazioni rese note dallo studio sul clima elaborato da Callendar, startup con sede a Parigi e specializzata nello sviluppo di strumenti per aiutare le imprese e le comunità ad anticipare l’impatto dei cambiamenti climatici.
Nel 2022, le città di Portogallo, Spagna, Francia e Italia hanno registrato in media temperature più calde di 1,38ºC rispetto a quelle registrate nel periodo 1990-2020, simili a quelle delle città situate 425 km più a sud, rivela l’analisi di Callendar che illustra quanto siano state estreme le temperature nell’Europa sud-occidentale.
Qualche esempio: a Madrid, dove il 2022 è stato l’anno più caldo mai registrato, la temperatura è stata paragonabile a quella di Tissemsilt, una città dell’Algeria situata più di 500 km a sud. In Italia, città vicine alle Alpi come Milano e Torino hanno registrato temperature tipiche della Grecia. In Francia, Strasburgo ha registrato temperature normalmente presenti a San Marino, sulla costa mediterranea.
“Il 2022 è stato l’anno più caldo mai registrato per molte delle città che abbiamo analizzato – ha dichiarato Thibault Laconde, Ceo di Callendar – Confrontando le temperature di quest’anno con le medie recenti, si evidenziano le sfide dell’adattamento, dato che il riscaldamento climatico progredisce rapidamente. Sono necessari ampi cambiamenti per rendere le città europee vivibili, dato che le temperature continuano a salire e anni come il 2022 diventano la norma”.
L’analisi – si legge in una nota – ha utilizzato i dati di temperatura dell’Era5, prodotti dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio raggio (Ecmwf) che combina osservazioni da stazioni meteorologiche e satelliti con modelli computerizzati dell’atmosfera e degli oceani.
E ieri gli assessori Tommaso Ferrari (Transizione ecologica) e Michele Bertucco (Bilancio e Patrimonio) hanno reso noto che il Comune stipulerà un contratto di acwuidsto di energia completamente verde e rinnovabile. Bertucco: “Scegliamo energia verde, non utilizzeremo fonti fossili, per dare un segnale preciso. Si tratta di un forte impegno di spesa per 17,5 milioni, ma teniamo conto del cambiamento climatico e vogliamo dare risposte concrete anche con l’efficientamento energetico”.
L’assessore Tommaso Ferrari ha fatto il punto: “garantiremo che l’energia che consumerà il Comune sarà da fonti rinnovabili. Non ci dobbiamo accontentare di questo, ma da una parte dobbiamo ridurre i consumi, dall’altra autoprodurre energia con le comunità energetiche e il fotovoltaico. Per l’efficientamento degli edifici pubblici vogliamo accedere al conto termico, al quale il Comune non aveva mai aderito. Prevediamo sostituzione di infissi, miglioramenti termici e cappotti esterni per molti edifici in un piano triennale. A breve vareremo il piano della mobilità elettrica con nuovi punti di ricarica. Crediamo nella transizione ecologica come posti di lavoro e sviluppo dell’economia”.