“Il rapporto Legambiente sull’ecosistema urbano 2020, che vede Verona scivolare verso il basso di altre tre posizioni fino al 70° posto in classifica, conferma il grave distacco, in termini di efficienza nella gestione del territorio, tra la nostra città e gli altri grandi centri urbani che gravitano nella nostra stessa area di influenza, cioè l’asse del Brennero e l’area del Garda”, si legge in una nota del Pd, a firma dei consiglieri comunali Benini, La Paglia (foto) e Vallani. ” Trento, Mantova e Bolzano, si confermano in testa alla classifica. Brescia resta comunque ampiamente al di sopra della media nazionale a differenza nostra che siamo sotto alla media e perdiamo terreno anche rispetto agli altri capoluoghi del Veneto.
Questa situazione di stallo grave riscontra i continui tentennamenti dell’amministrazione sui temi caldi quali la chiusura del ciclo dei rifiuti, la riduzione del consumo di aree agricole, la riorganizzazione della mobilità cittadina. Le politiche delle alleanze con le altre multiuility del Nord Italia sono state un flop. Il Pums si annuncia deludente e, per ben che vada, ininfluente al miglioramento dei parametri ambientali. Al di fuori delle nuove corsie ciclabili, che presentano innumerevoli criticità irrisolte, la rete ciclabile cittadina non ha fatto nessun passo in avanti mentre la cattiva gestione del progetto filobus rischia di farci perdere uno dei più grandi finanziamenti pubblici della storia della città.
Quando il Covid passerà, lascerà praticamente irrisolti tutti nodi della viabilità e questo a causa della sconcertante mancanza di iniziativa dell’amministrazione in carica. Un esempio su tutti: se il Pums ci dice che Verona è attraversata da 70mila auto che provengono da fuori città dovrebbe esserci il Sindaco e l’assessore preposto seduti attorno ad un tavolo con i sindaci della cosiddetta “Grande Verona” per individuare delle soluzioni. Pare, invece, che anche sotto questo aspetto nulla cambierà”.