Veneto in rosso, ma scuole riaperte? Nient arancione, ma Draghi spinge per riaprire (anche in rosso) fino alla prima media

Niente zone gialle: fino al 30 aprile saranno confermate le misure oggi in vigore che prevedono solo zone arancioni e rosse. È l’orientamento che emerge al termine della cabina di regia Covid sul nuovo decreto. Le misure dovrebbero essere in vigore fino a fine mese e l’unica novità dovrebbe riguardare il ritorno in classe fino alla prima media(dopo Pasqua) anche in zona rossa, confermata dal premier Mario Draghi in conferenza stampa. I ristoranti e i bar, riferiscono ancora fonti di governo, restano chiusi, saranno consentiti solo asporto e consegna a domicilio sempre fino al 30 aprile.

Per il resto dovrebbero essere confermate tutte le restrizioni nonostante il calo dell’indice Rt arrivato a 1,08 che aveva fatto sperare in un allentamento delle maglie. Ma cosa succederà nel mese di aprile? Difficile dirlo, dato che tutto dipende dai dati sui contagi e sui ricoveri, drammatici nelle ultime settimane (solo ieri c’è stato un lieve calo dei ricoverati, ma con un aumento dei malati in terapia intensiva). Lo scenario più probabile sembra essere quello di un nuovo decreto molto simile a quello attuale, con la maggior parte delle regioni italiane che resterebbero rosse o arancioni.
Niente zone gialle dunque, almeno fino a maggio, quando si potrebbe passare ad un ‘giallo rafforzato’. Nulla di nuovo dunque ancora per oltre un mese sul fronte del coprifuoco alle 22, sui ristoranti chiusi e sugli spostamenti tra le regioni
Sui dati emersi dal monitoraggio della cabina di Regia ministero della Salute-Iss di venerdì si basano i nuovi colori delle regioni.
Come anticipato, è il Lazio l’unica regione a passare dalla zona rossa a quella arancione. Dalla prossima settimana (martedì, secondo l’ultima ordinanza), potranno riaprire scuole, negozi, centri estetici e parrucchieri. Rimangono in arancione la provincia autonoma di Bolzano, Liguria, Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Calabria e Sicilia
In zona rossa passa invece la Valle D’Aosta e si aggiunge a provincia autonoma di Trento, Lombardia, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Puglia ( rosso rafforzato), Campania. Il lockdown di Pasqua

Dal 3 al 5 aprile tutta Italia tornerà comunque in rosso per evitare gli spostamenti durante le festività pasquali. Oggi il premier Mario Draghi ha messo sul tavolo anche il nuovo decreto legge, che entrerà in vigore il 7 aprile: si pensa a una sorta di giallo rafforzato, dove i numeri lo permetteranno, per far riaprire bar e ristoranti a pranzo ma solo fino alle 15 o alle 16, in modo da evitare l’orario dell’aperitivo.
Intanto, sembra comunque certa la riapertura della scuola e questo è un primo passo che fa pensare a un graduale ritorno alla normalità. Una decesione è attesa già in serata.