Attualmente l’indice Rt del Veneto (ossia il tasso di contagiosità del virus, ndr) è 0,81 mentre l’incidenza su 100 mila abitanti è pari a 134″. Lo ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione, Manuela Lanzarin, nel corso della conferenza stampa nella sede della Protezione Civile di Marghera. “Per quanto riguarda l’occupazione ospedaliera”, ha sottolineato, “attualmente in Veneto sono occupati il 26% dei posti di area non critica e il 27% delle terapie intensive. Tutti questi numeri, messi assieme, sarebbero da zona gialla”. Da vedere cosa deciderà il governo. Il presidente Luca Zaia oggi ha preso parte alla Conferenza delle Regioni. Le indicazioni dei governatori saranno fondamentali per le decisioni dell’esecutivo in merito alle riaperture, e le prime probabilmente saranno fissate a fine aprile compatibilmente con l’andamento epidemiologico dei territori. Uno sguardo al bollettino Covid di giornata. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 1.085 nuovi casi di positività. I tamponi esaminati sono stati 33.815, quindi il tasso di positività è del 3,21%, sempre al di sotto della media nazionale.
L’assessore ha parlato dell’andamento della campagna vaccinale in Veneto. “Non raggiungeremo il 100% di copertura della popolazione over 80 solo perché ci sono persone che volontariamente rinunciano. Ieri è arrivato il carico di Pfizer atteso e stamattina anche 13 mila dosi di Astrazeneca. Oggi abbiamo in magazzino 172.123 dosi dei tre vaccini, e potremo fare un numero molto superiore di somministrazioni rispetto agli ultimi tre giorni. Non sono previste ulteriori consegne, non risultano notizie su Moderna, che è annunciato ma non si sa quando arriverà. A livello regionale rimangono circa 50 mila over 80, tra cui quelli da vaccinare a domicilio, con le Usca o con i medici di base. Le aziende sanitarie stanno controllando anche il ‘peso’ delle persone che rinunciano in maniera volontaria, per cui non raggiungeremo il 100%, lo ripeto. Finiti gli over 80 proseguiamo in parallelo con i fragili, superfragili e disabili, e anche con la fascia 70-79 con AstraZeneca. “Le Regioni”, ha proseguito Lanzarin a proposito della ripartenza, “si sono impegnate a fornire, aggiornare e semplificare le linee guida per le riaperture decise un anno fa. Abbiamo avuto mandato per valutare le linee guida per palestre, piscine, ristorazione, cinema e teatri. L’idea è di dare al ministero e agli organi competenti queste linee guida per anticipare le riaperture”. L’assessore veneto ha sottolineato che “per quanto riguarda la ristorazione si prevede l’attività il più possibile all’aperto e se al chiuso con finestre e porte aperte per l’areazione, la distanza di un metro tra i tavoli, e due metri se lo scenario epidemiologico è ad alto rischio; la mascherina va sempre usata. Prevista la misurazione della temperatura all’ingresso, prenotazione online e lista per 14 giorni dei clienti e altre misure di igienizzazione”. Per palestre e piscine viene prevista la temperatura all’ingresso, l’igienizzazione, la distanza di 2 metri. Per cinema e teatri distanza di un metro e obbligo della mascherina, 2 metri con mascherina a discrezione e non viene riportata la capienza.