E’ approdata in Commissione Sesta la mozione del consigliere Andrea Velardi per istituire la figura del “Sindaco della Notte’’ .
“Quando fu protocollata, questa mozione scatenò più di una polemica – ha sottolineato il vicepresidente e proponente Velardi – a partire dal nome “Sindaco della Notte”. Al netto delle considerazioni sull’inevitabile retorica politica, resta da sgomberare il campo dalle facili ironie che questa proposta ha scatenato, soprattutto in una città come la nostra, dove ogni iniziativa fuori da schemi mentali tradizionali genera frizioni e critiche strumentali spesso retrograde e di cattivo gusto. Per me la priorità è dare voce a tutti coloro che lavorano nei più disparati settori durante le ore notturne, che essi siano dj, barman, camerieri, titolari di locali o tassisti. Se invece si pensa a un Sindaco della Notte come a qualcuno che vada in giro vestito come Batman, con coccarda tricolore e calice alzato verso li cielo, o si è in malafede o non si ha alcuna conoscenza di un comparto che genera migliaia di posti di lavoro, miliardi di indotto e che promuove cultura nei fatti’’.
Per questo- secondo Velardi- serve un manager notturno che cooperi e coadiuvi il Primo cittadino, che abbia la possibilità di costituire un team ma che sia anche interlocutore unico su tutto ciò che riguarda i temi notturni, che abbia contezza, informazione, responsabilità e possibilità di “decisione” e intervento nelle vicende che attengono la gestione della città al calare del sole.
“Mi rendo conto- aggiunge Velardi- di quanto questa sia una proposta ambiziosa, ma credo che sia assolutamente necessario svilupparla e concretizzarla. Serve una figura, espressione della politica- continua Velardi- che sappia farsi portavoce ed essere capace di coordinare le esigenze di chi vuol dormire e riposare con quelle di chi ha i locali in orari notturni. Un night manager al vertice di un team, che abbia deleghe su vari settori, dal sociale alla cultura e che possa dialogare con i più alti vertici istituzionali per superare definitivamente anche questioni gestionali/amministrative, come la iniqua e non giustificata distinzione tra la musica dal vivo e gli intrattenimenti. Le esecuzioni musicali sono da considerare forme di cultura da tutelare, pertanto l’applicazione dell’Iva dovrebbe esser al 10% non solo sulla biglietteria di cinema, teatri, stadi, ma anche per le discoteche che al contrario la versano al 22%. Qualcuno che sappia spiegare l’illegittimità dell’imposta sugli intrattenimenti Isi al 16% o l’anomala aliquota iva al 22% attribuita agli esercizi con pubblico spettacolo che somministrano alimenti e bevande rispetto a bar e ristoranti che per fare lo stesso servizio hanno l’aliquota al 10%’’.
Il presidente Bonato ha chiuso la commissione proponendo una serie di tavoli di lavoro, in cui invitare le categorie di settore e alcuni rappresentati di altre città che hanno istituito questa figura. Il consigliere Velardi, come richiesto dai presenti, redigerà un decalogo sulle mansioni del Sindaco della Notte.