Ha 80 anni, porca miseria.
Chi, il Gringo? Sì, il Gringo. Lui, Sergio Clerici. Ti sembra impossibile, non può essere dici, mentre fai a pugni con la memoria, quella partita, quel gol, quello scatto di nervi.
Poi sfogli quel vecchio album della Panini, lì non puoi sbagliare. No, non sbagli. Il Gringo ha 80 anni, invecchiano anche i ricordi, i miti, “gli eroi son sere giovani e belli” canta non a caso Guccini.
Ciao vecchio Gringo, Verona non dimentica e pazienza se il tempo vola senza guardare in faccia nessuno. “…Ci credevamo eterni, ci credevamo eroi, ma il tempo se ne frega e passa su di noi” cantavano invece Maurizio Vandelli e gli altri suoi amici.
Vecchio Gringo, ricordi? L’entusiasmo del Bentegodi, i duetti con Bui e Traspedini, i tre gol al Bayern nell’amichevole estiva… Ma sì, ricorderai anche la telefonata di Saverio Garonzi, quella che poi ci costò la serie A, ma tu non c’entravi per niente, come hai sempre detto. E Verona ti ha voluto bene al di là e al di sopra di tutto. E tu lo sai. Ogni volta che torni, è un tuffo nel passato, un salto all’indietro, un dribbling di malinconia. Perchè quelli come te, son difficili da rivedere e da ritrovare. Buon compleanno, Gringo…
Raffaele Tomelleri