Federica a “stile libero’, l’altra sera con “Le Iene’. Programma in cui la Divina s’è raccontata davvero a cuore apetissimo. Un intenso monologo che ha poi postato anche su Instagram, accanto a un passaggio chiave del discorso: «Gli uomini che per me contano sono quelli che non hanno bisogno di cose da uomini».
«Molte donne qui in queste settimane hanno parlato del proprio vissuto e delle proprie idee e stasera tocca a me. Io non mi sono mai sottratta al confronto, so di avere il mio bel carattere e non me ne vergogno – ha esordito la Divina -. Mi sono sempre battuta per ciò in cui credo, mi sono esposta ed ho difeso le persone che amo, pagandone anche le conseguenze, ma fa parte del gioco. Quindi ho accettato, ci ho pensato tanto, e c’è una cosa che mi ha fatto riflettere in particolare: in tutti questi anni, in cui ho gareggiato contro le donne, perché mi sono dovuta confrontare molto più spesso con gli uomini? Uomini che mi aspettavano al varco, sia che vincessi, sia che perdessi perché se cadi sei un’atleta finita, se stai in piedi sei una principessa messa su un piedistallo che attenzione prima o poi paghi perché se un uomo vince e ne va giustamente orgoglioso è un bomber, se una donna vince e ne va giustamente orgogliosa se la tira».
«Così stanno tutti in attesa del disastro», ha continuato la campionessa, raccontando il giudizio che ha sentito costantemente su di sé da parte del mondo maschile, ben oltre l’ambito sportivo: «Uomini che giudicavano la mia vita privata perché se sei un atleta maschio e hai delle relazioni sei un gran figo, se sei un’atleta donna e hai delle relazioni sei la mangiauomini. “La mangiauomini” titolavano», ha detto Pellegrini, ricordando un episodio in cui il figlio di un allenatore di nuoto, dopo che lei aveva difeso il suo coach, ha twittato «è lui il tuo il pene dell’anno».
«Una finissima analisi sportiva», commenta con sarcasmo Federica. E poi prosegue a ricordare la sua prima Olimpiade «a 16 anni, quando ero alle prese con l’acne come tutte le adolescenti del mondo, e in radio commentavano “sarà il testosterone”». Nel suo monologo, la ex nuotatrice ha poi sottolineato che gli uomini, nella sua esperienza, «hanno il diritto alla vittoria perché tutti gli sport che tu donna hai iniziato a praticare li hanno praticati prima loro, li hanno eseguiti meglio loro, li hanno inventati loro. Perché gli sport importanti sono sport da uomini perché le cose importanti sono cose da uomini. È tempo di bilanci quindi. E allora stasera a questi uomini dico che se vi è piaciuto pensarmi così sono contenta vi siate divertiti, almeno voi. Agli altri uomini della mia vita dico grazie per avermi dedicato uno sguardo che ha sempre creduto nei miei occhi, nella mia forza e nella mia bellezza. Sono gli uomini che per me contano: quelli che non hanno bisogno di cose da uomini».