Vasco Brondi al teatro Romano: uno spettacolo travolgente

Una performance dal vivo imperdibile per chi ha conosce e apprezza le canzoni di Vasco Brondi. Un concerto intimo, ma travolgente che racconta la sua capacità di essere “animale da palcoscenico” e allo stesso tempo un artista introspettivo, dal talento multiforme.

Vasco Brondi, il concerto al Teatro Romano

Il concerto di Vasco Brondi che si è tenuto al Teatro Romano venerdì sera ha avuto il sapore di quelle esperienze che ti scuotono, ma che ti permettono di riconciliarti con te stesso.
Un plauso particolare va dedicato ai musicisti che lo hanno accompagnato nel corso della serata.

Il Teatro Romano ha rappresentato la perfetta cornice di uno spettacolo che ha visto l’alternarsi di canzoni, di reading di poesia e di condivisione di riflessioni su questi tempi “incerti”.

Vasco Brondi, nato nel 1984 e cresciuto tra Ferrara e l’Emilia, è un cantautore e artista sfaccettato, nato musicalmente con il progetto artistico-musicale “Le luci della centrale elettrica” nel 2007 con un demo autoprodotto contenente dieci canzoni che hanno subito attirato l’attenzione per la loro scrittura originale e forza espressiva. A Ferrara, Brondi ha incontrato Giorgio Canali, con il quale ha prodotto il primo album “Canzoni da spiaggia deturpata” nel 2008, pubblicato da La Tempesta.

L’album ha ottenuto il Premio Tenco come “Migliore opera prima” e ha riscosso un grande
successo nei club e festival italiani.

Il percorso artistico “eclettico”

Brondi è noto per il percorso artistico eclettico che mescola musica, cinema, fumetto, videoclip, illustrazione, pittura, danza e scrittura. Nel 2012, Brondi ha collaborato alla graphic novel “Come le strisce che lasciano gli aerei” e ha viaggiato molto, tra Europa e Stati Uniti.

Nel 2014 ha pubblicato l’album “Costellazioni”, seguito da un tour di sessanta concerti. Ha continuato a lavorare su nuovi progetti, tra cui il libro “Anime galleggianti” nel 2016 e l’album “TERRA” nel 2017. Nel 2018, ha annunciato la fine del progetto “Le luci della centrale elettrica” con un ultimo tour e la pubblicazione della raccolta “2008/2018, tra la Via Emilia e la Via Lattea”.

Brondi è tornato a esibirsi dal vivo nel 2020 con lo spettacolo “Talismani per tempi incerti” seguito dall’album dal vivo omonimo nel 2020. Il suo ultimo album, “Paesaggio dopo la battaglia”, è stato pubblicato nel maggio 2021. Brondi ha mantenuto un forte legame con il Teatro Romano di Verona, dove ha suonato più volte, rendendo omaggio alla sua terra natale e alla cultura italiana.

L’ultimo album di Vasco Brondi

Nel concerto hanno trovato spazio, oltre alle canzoni dell’ultimo album, anche i pezzi degli album precedenti, anche quelli a cui i fan di più lunga data sono maggiormente legati: “Le ragazze stanno bene”, “La terra, L’Emilia, La Luna”, “I destini generali”, “A forma di fulmine” e “Nel profondo Veneto”

Si sono esibiti, in apertura al concerto, i bravi C+C=Maxigross. Particolarmente suggestive, nel corso della serata, sono state le parole che pronunciate tra una canzone e l’altra, per introdurre il pezzo o per intessere il fil rouge di una narrazione partecipata anche dal pubblico, con entusiasmo e trasporto.

Una certezza, anche questa volta, il concerto di Vasco Brondi che permette di tornare a casa con il desiderio di far “cadere la separatezza”, con la certezza che “non si sceglie cosa desiderare”, con la volontà di esplorare il buio, anche quello presente dentro di sé, anche solo a partire da una piccola lucina e, infine, con la consapevolezza che la noia sia sottovalutata.

Una sera in cui si è fatto il pieno di canzoni colme di fuochi interiori che incendiano, ma sono anche in grado di illuminare e di schiarire.