Ultimo atto per la Variante 29. Sono ripartiti nel Consiglio comunale, con la replica dell’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala, i lavori per l’ultimo passaggio amministrativo del documento deliberativo, prima della definitiva approvazione.
Dopo il nulla osta dalla Regione, con il parere positivo della Valutazione Ambientale Strategica, al documento manca solo il voto dell’aula consiliare. Nella prima seduta, svoltasi lo scorso 17 marzo, è terminata la fase di discussione.
La seduta si era paerta con la votazione degli emendamenti collegati. Degli 800 presentati, ne sono stati dichiarati ammissibili dagli uffici 233, di cui per la minoranza 188 del consigliere Bertucco, 5 Benini, 10 T. Ferrari, 12 C. Padovani, 10 Vallani. Per la maggioranza, 3 Zandomeneghi e 5 De Marzi – Grassi.
In difesa dell’importante documento urbanistico si sono schierati oggi, oltre al sindaco Federico Sboarina e all’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala, tutti i gruppi consiliari di maggioranza che hanno ribadito la gravità dell’atteggiamento politico messo in scena in Consiglio dalle minoranze. Presenti i capigruppo Fratelli d’Italia Maria Fiore Adami, Lega nord Anna Grassi, Battiti per Verona Domani Daniele Perbellini, Forza Italia Paola Bressan. Inoltre il presidente della Quarta commissione consiliare Matteo De Marzi e i consiglieri di Fratelli d’Italia Nicolò Sesso e di Battiti per Verona Domani Marco Zandomeneghi e Roberto Simeoni.
“La Variante 29 è fondamentale e importante per la crescita della nostra città – spiega il sindaco –, tanto che Il Sole 24 Ore e le riviste di urbanistica la portano come esempio virtuoso a livello nazionale per il recupero di aree degradate e la rigenerazione urbana. Senza contare che, in un momento come questo, difficile dal punto di vista economico, la Variante genera una ricaduta sul territorio pari a 300 milioni di euro, il che significa tanto lavoro per le nostre famiglie e imprese. Trovo quindi assurdo che chi vorrebbe candidarsi ad amministrare la città blocchi il futuro di Verona facendo ostruzionismo in aula consiliare, pensando di danneggiare una maggioranza politica. In realtà stanno penalizzando una città intera, una comunità che sta aspettando questa variante presa ad esempio a livello nazionale”.
“Visto che le posizioni politiche dei gruppi di minoranza – sottolinea l’assessore Segala – sono sempre espresse attraverso le sole dichiarazioni in aula del consigliere Bertucco, vorrei sapere se il candidato sindaco Damiano Tommasi la pensa come lui nel bloccare la città. La Variante 29 è un documento urbanistico mai visto prima a Verona, che inciderà sulla trasformazione di tanti quartieri della città, cambiando intere zone come Croce Bianca, Borgo Venezia, Pestrino, Zai, Borgo Roma, Montorio e Basso Acquar, solo per citarne alcuni’’. Mentre scriviamo è ancora in corso la votazione degli emendamenti.
Al di là delle polemiche sull’ostruzionismo, che resta comunque sempre uno strumento dell’attività amministrativa, il consigliere comunale Tommaso Ferrari pone l’accento su alcuni temi della Variante
“Verona Sud- dice Ferrari- è la grande assente della Variante 29 e lo dimostrano gli interventi mancati che invece sarebbero vitali per i quartieri che gravitano in questa vasta area della città.
Per esempio, in via Basso Acquar non si fa cenno alla realizzazione della pista ciclabile che la Quinta circoscrizione e i residenti chiedono da anni, nonostante in quella zona sia prevista la costruzione di una piccola quota di case, una residenza per anziani e un ostello, uffici e superfici commerciali per 5.000 metri quadri. È stata preferita una ciclabile sulla parallela via Avesani, che dipenderà dai privati e non è allineata alle richieste dei cittadini’’. Per Traguardi la Variante 29 “sembra essere totalmente a servizio dei privati che per la maggior parte chiedono cambi di destinazione d’uso’’.