Con un emendamento alla Variante 23, formalmente presentato dal consigliere De Marzi ma materialmente scritto dagli uffici (si tratta infatti di una trentina di pagine in linguaggio burocratese ermetico), l’amministrazione comunale si appresta ad adempiere alla sentenza del Tar ad essa sfavorevole e a riammettere in Variante 23 il Pua San Rocchetto di Quinzano. “ Non si tratta tuttavia di una capitolazione senza condizioni”, dice Michele Bertucco, “la scheda norma è stata infatti falcidiata con un dimezzamento della superficie edificabile che passa da 13 mila metri quadrati a 6.500 metri quadrati. Anche le altezza massime degli edifici consentite vengono ridotte da 5 a 4 piani. Per la prima volta, inoltre, l’amministrazione mostra la volontà di accogliere quanto da anni come Verona e Sinistra in Comune andiamo dicendo a proposito del verde di mitigazione, che non può e non deve concorrere alla formazione della quota di verde a servizi. Ciliegina sulla torta, si prescrive che lo standard in parcheggi venga soddisfatto non sull’area destinata a verde e servizi, ma sull’area di edificazione. Siamo forse soddisfatti? Assolutamente no. Secondo noi – conclude – il Comune dovrebbe impugnare al Consiglio di Stato la sentenza sfavorevole del Tar lavorando di più e meglio sulle motivazioni che al tempo avevano indotto la giunta Tosi ad estromettere il Pua e la scheda norma 131 dal Piano degli Interventi”.