Vannacci fa il pieno, ma Russo si sfila Il generale ha parlato del suo libro. Il consigliere comunale: “Lontano dalle mie posizioni”

GENERALE ROBERTO VANNACCI, AUTORE DEL BESTSELLER IL MONDO AL CONTRARIO

L’auditorium dell’ex cementificio di Tregnago era piena con gente arrivata dalla città, dalla vallata, ma anche da Vicenza e Padova sotto la stretta sorveglianza dlele forze dell’ordine che temevano possibili incidenti dopo che l’incontro con il generale Vannacci era finito nel mirino dei centri sociali per cui all’hotel San Marco di Verona avevano dovuto annullare la serata. Tutto tranquillo invece a Tregnago dove l’organizzatore principale, il consigliere regionale Stefano Valdegamberi è di casa, aveva spostato l’appuntamento cambiando oltre alla sede anche il moderatore del dibattito.
“Tanta gente in sala e tanti che sono rimasti fuori perché non c’era più posto”, dice Valdegamberi, “meglio di così non poteva andare”.
Non ha preso parte alla serata invece il consigliere comunale di Battiti per Verona Rosario Russo che era stato annunciato tra coloro che avrebbero portato i saluti istituzionali insieme con l’altro organizzatore, l’ex deputato della Lega Vito Comencini, presidente del centrostudi Suvorov e da sempre vicino alle posizioni filo russe, come del resto lo stesso Valdegamberi.
“Quando ho visto una serie di articoli sulla stampa nazionale e locale”, spiega il consigliere Russo, “ che collegavano questa iniziativa con il generale Vannacci ad altre iniziative filo russe organizzate in altre città d’Italia e che il generale Vannacci potrebbe essere interessato a una campagna elettorale per la Lega, ho deciso di declinare l’invito e di non partecipare. Perché si tratta di realtà molto lontane dalle mie posizioni”, precisa Russo alla Cronaca di Verona.
L’invito era arrivato da Comencini per un dibattito che si presentava in ben altro modo, focalizzato a capire le posizioni espresse dal generale Vannacci nel suo libro “Il mondo al contrario”, andando al di là delle tifoserie di parte.
“Non si trattava di aderire alle idee propagandate dal generale ma di approfondire i temi sollevati. Quando invece sono emersi possibili collegamenti con una campagna politica pro Putin e con una potenziale campagna elettorale, ho deciso di tenermi lontano dalle polemiche perché tutto questo non corrisponde alle mie posizioni politiche e alle mie convinzioni”.
“Non sono mai stato filo Putin e ritengo che quella dell’Ucraina sia una aggressione” conclude Russo.