Forse è abile anche nell’arte della guerra, sicuramente lo è nell’arte dell’editoria. Perché il libro di cui parla l’Italia intera, “Il mondo al contrario”, scritto dal generale Roberto Vannacci, è primo nello store Amazon, battendo addirittura i libri di Michela Murgia, la scrittrice scomparsa il 10 agosto scorso che – ironia della sorte – aveva sempre lottato contro alcune delle idee, quantomeno controverse, che si trovano all’interno di quel libro.
Il libro del generale appena avvicendato, infatti, è salito al primo posto nella classifica dei bestseller di Amazon nonostante contenga frasi contro omosessuali, afrodiscendenti, femminismi, migranti. Fino alla rivendicazione dell’odio: “Per quanto esecrabile, l’odio è un sentimento, un’emozione che non può essere represso in un’aula di tribunale. Se questa è l’era dei diritti allora, come lo fece Oriana Fallaci, rivendico a gran voce anche il diritto all’odio e al disprezzo e a poterli manifestare liberamente nei toni e nelle maniere dovute” (dall’articolo di Repubblica, che ha portato alla luce i passaggi più controversi). Conseguenze: Governo in difficoltà, ministro della Difesa costretto a prendere le distanze, centrodestra diviso.
E Verona? Divise anche le librerie. “I nostri clienti non si sognerebbero di venirlo a chiedere” afferma Lia Arrigoni, titolare di Libre! di Interrato dell’Acqua Morta 38. “Ce lo chiedono almeno dieci persone al giorno” rispondono alla nostra telefonata da Mondadori Bookstore di corso Sant’Anastasia 7.
Non tutti sanno che il libro, essendo autoprodotto dal generale Vannacci che l’ha stampato a sue spese, non è in vendita nelle librerie, ma si può acquistare solo online su Amazon. Proseguiamo la ricerca. “Solo oggi l’ha chiesto una decina di persone” rispondono dalla libreria Giunti di via Leoni 9; “richieste sporadiche, un paio di clienti al giorno, ma non sempre” è il riscontro del punto Giunti della Stazione.
Passiamo alla Feltrinelli di via Quattro Spade 2: “richieste molto sporadiche”. Le addette alla vendita del Libraccio di via Roma 7 si consultano tra loro: “qualche persona al giorno, non di più”, mentre alla titolare della libreria Friggi di via Catania 5 non è giunta finora “nessuna richiesta”.
Diviso, ma “con juicio”, il centrodestra veronese. Commenta Flavio Tosi, parlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia: “Il generale Vannacci è stato un grande militare, è stato nei più grandi teatri operativi, ha servito egregiamente lo Stato nel suo ruolo. Ma questo non significa che può dire quel che gli pare e piace, avendo per di più un ruolo dirigenziale in un’Istituzione, che rappresenta lo Stato e tutti i cittadini italiani. Quindi, con quel tipo di responsabilità, non avrebbe dovuto prendere le posizioni che ha preso. Che sono legittime – anche se io non le condivido di certo – ma in quel ruolo non le poteva esprimere”.