Si è chiusa la 38esima edizione del Vancouver International Wine Festival che ha avuto tra i protagonisti d’onore Masi Agricola, casa vitivinicola veronese nota per il suo pregiato Amarone. Ogni anno la rassegna dedicata al vino, accende i riflettori su uno dei Paesi partecipanti e l’edizione 2016 è stata dedicata all’Italia, riconosciuta tra i primi produttori vitivinicoli al mondo. Da oltre vent’anni Masi Agricola è ospite delle manifestazione internazionale, quest’anno con un ruolo di prestigio, che ha visto l’intervento di Raffaele Boscaini, settima generazione di Masi, dare il via alla cerimonia di inaugurazione in rappresentanza del settore vinicolo italiano e del territorio delle Venezie, e la presenza dell’azienda in ben sei seminari dove hanno spiccato la Masi expertise e i vini che ne derivano.
Masi si conferma infatti primario brand del vino italiano in Canada, che rappresenta il principale mercato dell’azienda veronese e dove il suo marchio si colloca tra i pochi brand internazionali di grande notorietà.
Nel suo discorso di apertura Raffaele Boscaini ha messo in luce l’incremento registrato negli ultimi anni dall’export del vino italiano, grazie al sempre maggiore apprezzamento del nostro Paese, dell’Italian lifestyle e dei nostri prodotti – soprattutto enogastronomici – da parte degli stranieri.
Boscaini ha potuto svelare a un pubblico internazionale i dati diramati ufficiosamente dal Ministero dell’Agricoltura che vedono la produzione italiana 2015 superare i 49.500.000 ettolitri, posizionandosi primo Paese al mondo con ampio margine rispetto alle più rosee previsioni vendemmiali.
Raffaele Boscaini, consigliere e responsabile marketing di Masi Agricola e Presidente di Confindustria Veneto Agroalimentare, ha commentato: “Sono molto onorato di aver rappresentato l’Italia e Masi al più importante festival del vino del Nord America, un evento che è particolarmente affine alla nostra filosofia perché si propone non solo finalità commerciali, ma anche di far vivere un vera e propria esperienza sensoriale al consumatore. E il tributo che quest’anno il Festival ha dedicato all’Italia conferma un legame con un Paese, il Canada, dove l’eredità culturale europea è molto forte e dove da diversi anni si assiste a un crescente consumo di vino, in particolare italiano. Il Made in Italy rappresenta un’eccellenza in questo settore anche per il forte contributo nell’innovazione tecnologica: l’Italia è il Paese leader nella produzione di macchinari e di attrezzatura per l’enologia esportati a livello globale, e la sinergia tra produzione di vino e tecnologia sta favorendo sempre più lo sviluppo dell’industria vinicola nel nostro Paese”.