Prosegue l’iter per la discarica di amianto di Valeggio, con tante domande da parte del Comitato Difesa Territorio Quaderni Valeggio. L’ultimo episodio è relativo all’inchiesta pubblica relativa al progetto di discarica di amianto a Valeggio sul Mincio, un passaggio procedurale che prevede la possibilità di un confronto diretto in contraddittorio con il soggetto proponente, la società Progeco Ambiente Spa. Lo svolgimento dell’inchiesta, secondo il Comitato ha però generato molte perplessità e dubbi nei presenti. Innanzitutto, si legge in una nota, – contrariamente a quanto indicato nell’avviso di convocazione e a quanto avvenuto per l’analoga inchiesta pubblica del progetto di discarica per amianto a Caluri di Villafranca – non sono stati concessi i 10 minuti previsti ad ogni soggetto che avesse presentato osservazioni, bensì 10 minuti totali ad ogni partecipante, anche se provvisto di decine di deleghe. Pur sconcertati da tale decurtazione del tempo a propria disposizione, i presenti non si sono scoraggiati e hanno denunciato le numerose criticità del progetto. Inoltre, dopo aver formulato le proprie domande si sono visti liquidare dal rappresentante legale con delle fredde repliche di “leggere gli atti” e la promessa di future risposte scritte. Insomma dicono non si è instaurato alcun contraddittorio: da una parte cittadini e delegati di associazioni e gruppi ambientali (Legambiente Verona, WWF) preparati e combattivi, dall’altra una società che ha volutamente sfuggito le risposte. In questi giorni il Comitato sta inoltre verificando se sia conforme alla procedura o (invece) irrituale la concessione di ulteriore tempo alla Progeco per presentare ulteriori memorie e integrazioni. Tempi stretti e rigorosi per cittadini ed enti pubblici, tempi flessibili e indefiniti per Progeco?