Oltre 100 mila euro a disposizione dei valeggiani in difficoltà per fronteggiare gli aumenti delle bollette di acqua, luce e gas. La misura straordinaria è stata approvata dalla giunta del sindaco Alessandro Gardoni per offrire ai propri cittadini un aiuto concreto nella complessa congiuntura economica. Il fondo è costituito da risorse stanziate ad hoc, in particolar modo dall’assessorato alle Politiche sociali, e in quota parte dal ‘tesoretto’ dei contributi Covid gestito in modo virtuoso dall’amministrazione comunale. “Vogliamo fare ciò che è nelle nostre possibilità, in coerenza con il nostro mandato che abbiano deciso di intraprendere e onorare ascoltando i reali problemi dei valeggiani – dichiarano il sindaco di Valeggio Alessandro Gardoni e l’assessore alle Politiche sociali Franca Benini –. Nonostante anche il Comune sia colpito da pesanti rincari e debba farsi carico di costi in continuo aumento sulle proprie strutture, è nostro dovere tendere la mano alle famiglie più bisognose, come già abbiamo fatto durante la pandemia”. “La volontà di stanziare oltre 107 mila euro di fondi comunali va esattamente in questa direzione – aggiungono Gardoni e Benini – per evitare che i servizi fondamentali per la nostra comunità vengano compromessi”. Nello specifico, i cittadini che vorranno usufruire di questo aiuto economico avranno tempo fino alla mezzanotte di domenica 18 dicembre per fare richiesta, attraverso l’apposita procedura online nel sito del Comune di Valeggio sul Mincio. Solo chi fosse impossibilitato a completare in autonomia la compilazione telematica della domanda può contattare il numero 045.6339850/857 esclusivamente nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 9 alle 12. I requisiti sono i seguenti: essere cittadini residenti a Valeggio al momento della presentazione della domanda; essere in regola con il permesso di soggiorno se cittadino straniero non appartenente all’Unione europea; possedere un Isee ordinario o corrente in corso di validità pari o inferiore a 15 mila euro oppure aver presentato la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) entro una settimana dalla data di chiusura del bando; non essere beneficiari (ciascun componente il nucleo familiare) di contributi economici ad alcun titolo per la medesima finalità nel periodo di riferimento del bando e fino alla data della presentazione della domanda. Può presentare la domanda un solo componente del nucleo familiare e il contributo è da considerarsi ‘una tantum’, fino a un massimo di 500 euro.