Il consigliere regionale è con Comencini: “Bene ha fatto a sollevare il problema. La scuola non è il luogo dove fare politica e sostenere tesi che sono a senso unico…”
“Trovo inopportuno il dibattito a senso unico, invitando all’ istituto scolastico del liceo Medi di Villafranca solo un rappresentante di una visione ideologica di parte, quella di un movimento LGBTQI+”.
Stefano Valdegamberi, consigliere regionale interviene sulla polemica scaturita dall’assemblea del liceo Medi di Villafranca, sollevata dall’onorevole leghista Comencini. “La scuola – riprende Valdegamberi – ha il compito di fornire gli strumenti per la comprensione dei diversi temi, anche nella loro complessità, mettendo a confronto le differenti tesi, non di fare proselitismo ideologico a senso unico. Viviamo in una società nella quale la famiglia, quella secondo la Costituzione Italiana, è messa in discussione e attaccata da ogni parte, con conseguenze sociali che stanno mettendo in ginocchio il nostro Paese’.
E aggiunge: “La crisi di questo modello di famiglia, sta portando al crollo della natalità, mettendo in crisi l’intero sistema, con uno squilibrio strutturale pesante che porta all’insostenibilita’ del welfare attuale e a costi sociali altissimi con ripercussioni sulla qualità della vita di tutti noi e sulla stessa competivita’ del sistema produttivo. Temi questi di cui nessuno parla”.
Valdegamberi sottolinea poi un altro aspetto: “All’assemblea parteciperà, come unico relatore Luigi Turri, ricercatore di Storia e Antropologia del Vicino Oriente antico all’Università degli Studi di Verona, oltre che attivista e volontario del Milk Planet. Bene ha fatto l’on. Vito Comencini a sollevare il problema della mancanza di pluralismo e di dialettica nel dibattito, valori questi che la scuola dovrebbe sempre come riferimento per assolvere appieno al proprio compito educativo e formativo”.
Il sindacato è contrario a Comencini: “E’ strano che un parlamentare ignori gli articoli della Costituzione. La scuola è il luogo idoneo per dibattiti si questo tipo”
“Troviamo alquanto strano che un deputato della Camera non conosca il fondamentale diritto degli studenti di riunirsi in assemblea nel rispetto dell’art. 18 della Costituzione e dei Decreti Delegati 297/94”, è la nota che arriva dalla CGIL..
“La scuola è luogo formale per la promozione della cittadinanza e le assemblee studentesche della secondaria costituiscono occasione di partecipazione democratica, di confronto aperto e critico, di approfondimento di temi della società in funzione della formazione civile e culturale. Dibattere nei luoghi della cultura tutti i temi è la miglior garanzia della costruzione di un pensiero plurale, lontano da radicalismo e ideologie spesso ospitati in chat e nella solitudine del singolo. Le modalità organizzative delle iniziative non sono estemporanee ed occasionali, ma segnate da un percorso democratico e trasparente. Chi ha promosso questa “aggressione” politica ignora la missione educativa della scuola“
“La CGIL di Verona – prosegue la nota – intende esprimere il proprio sostegno alla comunità educante del Liceo Medi di Villafranca, studenti docenti e personale ata, insieme al Dirigente Scolastico, per “l’aggressione” subita da alcuni esponenti politici veronesi in merito alla iniziativa di una assemblea studentesca del Liceo che si terrà sui temi della educazione alla tolleranza, contro l’omofobia. D’altra parte è purtroppo vero che la nostra provincia ha il triste primato di un consiglio comunale, quello di Verona, che già 10 anni fa, ma ancor più recentemente il 9 luglio 2020 ha approvato una mozione contro una proposta di legge che contrasta i crimini di odio nei confronti delle persone omosessuali e transessuali”.