“Per contrastare il fenomeno delle baby gang servono azioni concrete, non discorsi retorici e proclami al vento”. Ne è convinto il consigliere regionale Stefano Valdegamberi, che nei mesi scorsi assieme ad una esperta criminologa, la dottoressa Giusy Calabrò, ed in collaborazione con le Forze dell’Ordine con il Consiglio Regionale ha fatto una approfondita analisi del fenomeno. Un’analisi che lo scorso aprile è diventata una mozione per contrastare, a tutti i livelli, il fenomeno delle baby gang, di cui Valdegamberi è primo firmatario.
“Occorre predisporre un piano coordinato tra amministrazioni comunali e forze dell’ordine, che includa azioni preventive educative e coercitive per arginare il fenomeno. In primis va creata una banca dei dati che agevoli gli operatori della Questura e del Comando dei Carabinieri di Verona nel monitoraggio delle varie baby gang, senza tralasciare l’aspetto riabilitativo e assistenziale dei soggetti coinvolti”.
Dichiara il consigliere regionale Valdegamberi, che prosegue. “La mozione approvata a metà aprile impegna la Giunta Regionale a realizzare tutta una serie di iniziative ed a farsi promotrice presso le istituzioni competenti di altre, che non sono di competenza regionale. Tra le iniziative: la creazione di osservatorio permanente che raccolga i dati per monitorare costantemente il fenomeno delle Baby Gangs. Il coinvolgimento e responsabilizzazione delle famiglie dei minori, con la perdita dell’alloggio pubblico in caso di recidività e mancata sorveglianza”.