Valdegamberi insiste: “Il lupo è un pericolo. La politica che fa?”

Il primo firmatario del Pdl Statale, il consigliere Veneto Stefano Valdegamberi, relativo all’applicazione della deroga alla protezione del lupo scrive alle rappresentanze agricole nazionali e a tutti i sindaci del Veneto. “Chiedo in primis l’imprescindibile sostegno dei rappresentanti sindacali del mondo agricolo al disegno di legge perché la posta in gioco è il futuro dell’agricoltura di montagna. La presenza incontrollata del lupo sta mettendo in ginocchio l’alpeggio nelle poche aree montane, come la Lessinia, l’Altopiano di Asiago la montagna bellunese e trevigiana, rimaste ancora vive, grazie appunto alla millenaria pratica dell’alpeggio. Inoltre la presenza del lupo, sempre più vicina alle abitazioni, costituisce una continua minaccia alla sicurezza dei cittadini e dei turisti”. Il lupo ha certamente diritto di vivere ma lo hanno altrettanto gli allevatori che operano in montagna. Occorre quindi stabilire un limite numerico alla sua presenza, compatibile con la vocazione ambientale ed economica di ciascun territorio. Non è accettabile e per nulla naturale la presenza tra le abitazioni di grandi predatori che si cibano quotidianamente di animali allevati dall’uomo. Ogni anno nella montagna Veneta vengono depredati un numero di animali pari a 10 stalle di media dimensione, con punti superiori alle 200 predazioni solo nel circoscritto territorio della Lessinia. Mi auguro una presa di posizione unanime delle rappresentanze nazionali e territoriali del mondo agricolo e degli amministratori locali. La politica non potrà girarsi dall’altra parte”.