“Lo Stato italiano è generoso con tutti, tranne i disabili. È un dovere civico e morale aiutare i profughi da qualsiasi Paese, senza discriminazioni, ma questo non deve far dimenticare le difficoltà delle famiglie italiane con disabili’ osserva Stefano Valdegamberi, consigliere regionale. “I disabili percepiscono in Italia un misero assegno sociale di 290 euro al mese. Ci sono persone sane, capaci di lavorare ma che rifiutano il lavoro che percepiscono un reddito da cittadinanza di 800 euro al mese. Persone che, come riferiscono le cronache dei giornali, spesso lavorano in nero o nell’illegalità. Eppure viviamo in un Paese che necessità di manodopera e la sta importando dall’estero. con il sistema dei flussi. Per i profughi è prevista una indennità agli albergatori pari a 60 euro al giorno, trasporti gratuiti e, giustamente, la possibilità di lavorare regolarmente nel nostro Paese. E per i disabili? Per loro la vita è una quotidiana lotta per la sopravvivenza. I più fortunati prendono una misera pensione sociale di 9 euro al giorno. Perché tutto questo? Si è sempre risposto che mancano le risorse. Poi leggo sulla stampa che l’Italia dovrà trovare almeno altri 10 miliardi di euro per acquistare armi. Perché per le armi cade l’alibi della carenza di risorse? Mi auguro che il governo prima di tutto abbia cuore i bisogni dei propri cittadini, soprattutto quelli più deboli e indifesi come i disabili”.