Sulla sponda bresciana del lago, ma stavolta non sarà una gita. Dopo la sbornia di Trieste, il morale in casa Virtus è alle stelle. La situazione indisponibili legati al Covid sembra migliorare, con Cazzola e Amadio riaggregati al gruppo, e nessun ulteriore positivo riscontrato in questo ultimo ciclo di tamponi. I rossoblu respirano, tengono botta e si preparano al secondo turno, per fare un
altro sgambetto ad un Feralpisalò arrivato in stagione quinto in classifica, a più 11 rispetto alla Virtus. Al “Gavagnin” finì 3-0, al ritorno fu una debacle: “Loro hanno raccolto il giusto, e forse
potevano avere qualche punto in più. Pavanel allena una rosa di qualità, giocano un calcio rapido e arioso”. Preoccupato il giusto Gigi Fresco e fiducioso di esserne la mina vagante, di questi playoff, che tutti eviterebbero volentieri di affrontare. Non ci sono più limiti per i ragazzi di via Montelungo, a testa sgombra, consapevoli che questa sarà l’ulteriore forza ad accompagnarli in campo. Niente da perdere quindi, anche se l’appetito vien mangiando: “Giochiamo per la storia, per cercare di
aggiungere un altro tassello a questa stagione sopra le righe. Giocheremo d’orgoglio, a Trieste i ragazzi mi hanno sorpreso, possono farcela ancora”. Scelte obbligate quelle del mister che tra
allenamenti blandi e sedute di defaticamento, dovrebbe schierare gli stessi 11 scesi in campo al “Nereo Rocco”, con il prodigioso Sheikh confermatissimo tra i pali: “Sibi sta facendo veramente la
differenza, le prestazioni lo stanno ripagando della tanta panchina fatta quest’anno. Dovrà stare attento in particolare a Scarsella, che contro di noi ci ha già infilato 6 volte in altrettanti incontri, ma
ovviamente non avremo occhi solo per lui”.
Dall’altra parte infatti, oltre al capocannoniere della rosa Scarsella con 13 reti, tanta qualità davanti ed esperienza in panchina, per una “vecchia” conoscenza gialloblu come Massimo Pavanel: “Siamo arrivati all’atto più importante e cominciamo
questa avventura ragionando partita per partita. Concentrati, pensiamo solo a fare la miglior gara possibile: dobbiamo affrontarla con coraggio, dobbiamo ragionare per vincere la partita senza fare
molti calcoli. La gara di Trieste infatti è emblematica, se fai ragionamenti in questo momento rischi con tutti. Non dobbiamo perdere energie pensando agli altri: siamo concentrati su di noi e su quello che dobbiamo fare indipendentemente da tutto, perché una partita ha sempre mille sfaccettature”.
Parole che trasudano competenza e timore allo stesso tempo. Quello che la Virtus sembra aver definitivamente abbandonato a Trieste: “Domenica quando i ragazzi sono scesi dal pullman, li ho
sentiti urlare per caricarsi. Non era mai accaduto, ed è questo lo spirito che dobbiamo portare a Salò”, conclude Fresco.
Fischio d’inizio oggi alle 17.30, al “Lino Turina” dirige la gara Fiero di Pistoia. Ancora 90′ per stupirci nuovamente, come dei capitani coraggiosi sul Garda, pronti a salpare verso una nuova meta.
Fabio Ridolfi