Vaccino, disservizi per prenotarsi. Zaia: “Risolveremo tutto a breve” Attese in settimana 132 mila dosi di vaccino. “Presentarsi a caso non è un buon metodo”

La macchina vaccinale è molto complessa, va detto. E in questi giorni in Veneto ci sono difficoltà. “Ci scusiamo con chi ha disservizi”, ha detto il governtatore Luca Zaia in conferenza stampa, “ma la mole di vaccinazioni è importante. Però, ci tengo a sottolinearlo, non ba­sta questo per dire che la campagna non funziona. Se qualcuno pensa che questo sia un percorso netto di qui all’ultimo vaccino gli dico che sbaglia, gli suggerisco di non puntare un centesimo, anche perché ab­biamo a che fare con un sali e scendi di arrivo delle dosi, per esempio. Per questo stiamo la­vorando per le prenotazioni di­rette dei cittadini”. Zaia ha proseguito commentando al­cuni ca­si di cronaca nazionale: “La nuova tendenza è di andare nei punti vaccinali a fine gior­nata per vedere se si riesce a avere una dose, ma non è un buon metodo. Oggi abbiamo dato indicazione di vaccinare in ospedale tutti gli over 60 dimessi. E tutti i parenti dei lavoratori delle aziende che parteciperanno alla campagna di vaccinazione saranno vaccinabili se over 60. Il Veneto ieri ha somministrato 12 mia vaccini, serve pazienza, ci sono disguidi che fanno salitare il sistema, come il fatto che c’è chi non si presenta e non avvisa col dovuto anticipo, e in questo modo mette la macchina in difficoltà”. Per Zaia è fondamentale la collaborazione nata con i medici di base per i vaccini: “Conoscono i pazienti, e così si possono determinare i soggetti fragili, al di là degli oncologici, e vaccinare secondo criteri puntuali”. Uno sguardo al bollettino: 981 positivi nelle ultime 24 ore (incidenza del 6%, in crescita), 39.174 persone positive in isolamento domiciliare. I ricoverati sono 1.958 (+49), 244 in terapia intensiva (+6) (282 in più sono i pazienti non Covid ricoverati negli ospedali regionali), 1.714 in area non critica (+43). Purtroppo sono da registrare altri 14 decessi. “Abbiamo 1.958 pazienti ricoverati, praticamente siamo oggi allo sesso livello di marzo dell’anno scorso”, ha evidenziato Zaia, invitando tutti a tenere alta l’attenzione. Si è cominciato a parlare con una certa frequenza della cura con gli anticorpi monoclonali. “Questa terapia”, ha affermato il governatore “sta prendendo quota e funziona nelle fasi iniziali della malattia. Adesso arriverà un nuovo mo­noclonale della Roche che sarà ancora più performante”. Inevitabile che si parlasse ancora dell’immunizazzione. “Sui vaccini abbiamo fatto una riunione di tre ore stamattina, stiamo spingendo per chiudere entro aprile con tutti gli over 80, ce ne restano an­cora 255 mila e nel frattempo abbiamo vaccinato le categorie essenziali. Sugli insegnanti il problema è la disdetta, l’ab­bandono, rafforzeremo i ‘ri­­servisti’ per i vaccini. Aspettiamo in settimana 131.370 dosi, al momento abbiamo 16.224 Pfizer che sono state intaccate a causo dello stop temporaneo ad Astrazeneca. Poi abbiamo 12.363 Moderna e 92.879 dosi Astrazeneca, delle quali 23mila dei lotti bloc­­cati. Questa settimana do­vremmo avere 131.370 vac­cini in arrivo in Veneto, ma ad esempio Moderna non è confermato”

IL CERVELLONE DIGITALE

A breve, ha assciurato Zaia, sarà disponibile un software per prenotare online velocemente il vaccino con link di­retto alle prenotazioni, e con la collaborazione dei farmacisti: “Questo software che permette le prenotazioni do­vrebbe essere operativo a breve, contestualmente ver­rà lanciato anche un numero verde unico per i cittadini. Il modello è nuovo, diremo la fascia di età da vaccinare e i cittadini po­tranno prenotarsi senza aspettare che qualcuno li chiami. Da metà aprile avremo un vaccino con una sola dose, John­son&Johnson, che ci aiuta non poco. Credo che la luce in fondo al tunnel si veda, attendiamo i dati di questa settimana, con Rt e incidenza, per capire se torneremo in zona arancione”. La speranza c’è, ma al momento prevale il realismo. Il cui colore, sfortunatamente, è rosso.