«Un ampio lavoro di squadra per assicurare la più estesa copertura vaccinale». Il presidente di Federfarma Verona Marco Bacchini è convinto che la decisione di aprire le porte delle farmacie alle vaccinazioni, presa dalla Commissione Igiene e Sanità e in discussione in queste ore al Senato, sia giusta e a tutto vantaggio della popolazione. «La farmacia è in grado di fornire la corretta tracciabilità dei farmaci utilizzati sempre da un medico – prosegue Bacchini – che se decidesse di avvalersi della professionalità di un infermiere dovrebbe comunque sovrintendere alle vaccinazioni. L’emendamento D’Ambrosio Lettieri, Mandelli, Rizzotti approvato a Palazzo Madama si rende a mio avviso indispensabile anche a seguito della nuova obbligatorietà vaccinale infantile decisa dal Ministero della Salute che si preoccupa anche delle zone rurali, montane e comunque a bassa densità abitativa dove tutti i servizi e in primis quelli sanitari sono stati progressivamente ridotti fino a scomparire lasciando a presidio solo la farmacia territoriale che è diventata così un riferimento indispensabile per la popolazione. Quindi – conclude Bacchini – si tratterebbe di un servizio pratico rivolto alla popolazione dove tutte le professionalità sanitarie coinvolte opererebbero rispettando il proprio ruolo per il bene della comunità».