Sono attualmente 154, ma altre sono già in lista di attesa, le farmacie veronesi che hanno risposto per prime e in tempi strettissimi alla domanda di disponibilità per le vaccinazioni in farmacia formulata in questi giorni a seguito dell’accordo stipulato tra Ministero della Sanità, Federfarma e Assofarm. La richiesta era partita dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid generale Francesco Paolo Figliuolo con lo scopo di mappare la platea delle farmacie italiane che apriranno, su base volontaria, alla vaccinazione della popolazione non fragile. E poter quindi organizzare in maniera efficiente tutte le procedure e i protocolli relativi alla distribuzione e alla somministrazione dei vaccini, sempre nel rispetto delle disposizioni anticontagio.
«Le farmacie veronesi hanno risposto in maniera massiccia considerando i tempi record – spiega Elena Vecchioni presidente di Federfarma Verona – e i numeri dell’adesione sono davvero significativi. Le 154 farmacie scaligere, 61 delle quali rurali, corrispondono, infatti, a un quarto di tutte le farmacie territoriali regionali aderenti a Federfarma che hanno risposto affermativamente. Sono davvero soddisfatta di questo riscontro sapendo, oltretutto, che ci sono altre le farmacie veronesi dichiaratesi in queste ore disponibili e in attesa di incrementare la lista”.
“La nostra partecipazione offrirà alla fascia di popolazione non fragile la possibilità di vaccinarsi in farmacia alleggerendo di conseguenza i mega centri vaccinali di tutta la provincia, come la Fiera di Verona o il Palaferroli di San Bonifacio. La prenotazione sarà sempre regolata dalla piattaforma dell’Azienda Ulss 9 Scaligera che renderà note nelle prossime settimane tutte le procedure e le tempistiche”, prosegue ancora Elena Vecchioni.
“Nell’arco di pochi giorni, dal 1° di aprile, la rete delle farmacie territoriali ha fatto passi da gigante nell’ambito della campagna vaccinale contro la pandemia, prima con la prenotazione dedicata agli anziani o a coloro che hanno difficoltà nell’utilizzo delle tecnologie digitali, e adesso con questo ulteriore step in fase di perfezionamento per il quale, grazie alla formazione dell’Istituto Superiore di Sanità gestita dall’Ordine dei Farmacisti di Verona, ci stiamo preparando da tempo. Siamo certi che la popolazione sarà contenta della possibilità di vaccinarsi in farmacia perché sono gli utenti stessi che da tempo ce lo chiedono per motivi soprattutto logistici”.
La presidente veronese di Federfarma sottolinea poi un altro aspetto molto importante. “Questa nuova responsabilità rientra nella formula della Farmacia dei Servizi come polo integrato della Sanità pubblica e addirittura ha aperto opportunità e agevolazioni per la cittadinanza inimmaginabili solo fino a pochi mesi fa».