“Vaccinarsi è un atto di responsabilità del singolo nei confronti della propria salute, di quella dei propri cari e della collettività. Le istituzioni, ad ogni livello, debbono farsi promotrici e garanti di questo legame. Risultano pertanto poco comprensibili le incertezze che continuano a caratterizzare, al di là della effettiva disponibilità del vaccino, il piano delle vaccinazioni e le modalità di somministrazione delle dosi tra le categorie a rischio.
Non è logico escludere dal novero delle vaccinazioni prioritarie i tanti lavoratori e le tante lavoratrici che, al pari del personale sanitario, hanno contatti pericolosi con il ciclo di gestione dell’emergenza Covid, ad esempio il personale dell’igiene ambientale, delle pulizie svolte in appalto nelle strutture sanitarie o gli stessi insegnanti e il personale della scuola, a partire da quella dell’infanzia.
Di questo e molto altro come Cgil Veneto abbiamo parlato assieme a Cisl e Uil con l’assessore regionale Lanzarin. Per questo come Cgil-Cisl-Uil abbiamo chiesto alla Regione di adottare un congruo periodo di adeguate misure di contenimento”.
Questa la nota fatta pervenire alla redazione da Floriano Zanoni, Segretario Camera del Lavoro Cgil Verona, Responsabile Area Welfare, Diritti di Cittadinanza.