Oltre due anni di studio e raccolta di materiali è il tempo che è stato necessario per ricostruire nel docufilm “Trimelone: l’Isola che c’è” quel piccolo grande tesoro rappresentato dal lembo di terra prospiciente il paese di Brenzone sul Garda. Il film verrà proiettato giovedì 29 febbraio alle 20.30 alla Sala Beato Nascimbeni presso il Garda Family House. Il Trimelone rappresenta da sempre un luogo magico, dalla storia lontana, che dopo tanti anni è finalmente tornato a disposizione della collettività. “20 anni di attività di sminamento e bonifica dell’isola di Trimelone, grazie a un finanziamento di oltre un milione e mezzo di euro tra Governo e Regione Veneto, quasi un unicuum a livello nazionale per tipologia e quantità di ordigni rinvenuti e distrutti – ricorda il Sindaco Davide Benedetti, che di questa operazione effettuata nell’ultimo decennio è stato protagonista, in quanto avviata durante il suo mandato da Assessore ai Lavori Pubblici del piccolo comune gardesano – operazione che si è conclusa, e viene trattata anche nel docufilm con immagini esclusive e di grande effetto in virtù del patrocinio da parte dell’Esercito Italiano, con il disinnesco di una bomba d’aereo da 500 libre che ha reso necessario lo sgombero di una porzione di territorio. Siamo in attesa dell’ultimo tassello, la rimozione dell’ordinanza dell’ispettorato di porto relativa al divieto di attracco sull’isola che permetterà in futuro l’utilizzo in chiave storica-turistica-sportiva di una zona che per posizione, storia e visuale rappresenta un’eccellenza del nostro lago, frequentabile da turisti e visitatori di tutto il mondo. Un incredibile polo attrattivo – conclude Benedetti – che meritava un racconto di alto livello come è il docufilm di Mauro Quattrina, esperto conoscitore del nostro territorio e grande narratore di episodi storiografici che lo riguardano.” L’opera, che ha ricevuto il patrocinio e il contributo della Regione Veneto e il patrocinio dell’Esercito Italiano, ha richiesto anche una profonda ricerca di archivio che ha permesso di portare a galla documenti e disegni rari come i quadretti del futurista Bucci disegnati «in diretta» sull’isola durante la Grande Guerra e comprende tutti gli aspetti di questa piccola isola dando la visione di un quadro storico, quindi dai romani ai Longobardi, dai napoleonici ai futuristi, dalla grande guerra per passare poi alla seconda guerra mondiale e alla distruzione dell’isola avvenuta nel dopoguerra, e offre una visione totale della vita di questa parte del territorio di Brenzone, non tralasciando, ovviamente anche l’aspetto dell’ambiente.
Il regista, nel completare gli studi su Trimelone si è avvalso anche di consulenti di alto livello fra i quali: gli storici Giordano Bruno Guerri, Vasco Senatore Gondola, il biologo Daniele Zanini, Simona Cremonini ricercatrice delle leggende del Garda e Richard Heggen, professore emerito di ingegneria civile del New Mexico USA e la partecipazione del Generale di Corpo di Armata Massimo Scala per la parte riguardante la bonifica bellica. Nel film è possibile vedere alcune costruzioni sceniche di fiction, che rappresentano i diversi momenti storici in cui la piccola isola del Lago di Garda è stata protagonista.