Alcuni rappresentanti dei Club Rotary della provincia di Verona hanno consegnano dodici concentratori d’ossigeno ad altrettante Case di Riposo della provincia, nell’ambito del progetto USAID-Rotary per combattere la pandemia da Covid-19.
Si tratta del terzo intervento realizzato dal Distretto Rotary 2060 a favore delle Case di Riposo no profit del Triveneto, che implementa quello già realizzato l’anno scorso con la donazione di 259 apparecchi in 252 Case di Riposo. In totale nella provincia di Verona sono 40 le Case di Riposo che hanno ricevuto una donazione.
In questo terzo intervento sono 76 le Case di Riposo del Triveneto cui sono stati donati 90 fra concentratori d’ossigeno e pulsossimetri allarmati, due apparecchi medicali utili per affrontare i problemi conseguenti alla pandemia da Covid-19.
Il concentratore d’ossigeno permette di affrontare al meglio le patologie respiratore mediante un processo di ossigenoterapia dei pazienti, mentre il pulsossimetro consente di valutare la saturazione d’ossigeno nel sangue e la frequenza cardiaca nel paziente. Questo terzo intervento ha un valore di 65.000 dollari ed è stato reso possibile grazie al finanziamento dell’agenzia statunitense USAID che ha investito in Italia 50 milioni di dollari Usa per la lotta alla pandemia da Covid, cinque dei quali con il Rotary International e la Rotary Foundation.
Questa parte di finanziamento è gestita grazie alla rete dei quattordici distretti italiani del Rotary, in progetti per la salute, l’istruzione e lo sviluppo comunitario. Nel Distretto Rotary 2060 (Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino-Alto Adige) questo è il quarto intervento. Il primo ha riguardato la fornitura di attrezzature digitali per gli istituti scolastici, altri due per le Case di Riposo. L’idea d’intervenire per queste strutture è stata del Gruppo dei medici rotariani del Distretto Rotary 2060 “Educazione alla salute e al benessere”, coordinato da Annamaria Molino del Rotary Club Verona Sud Michele Sanmicheli. L’attività di progettazione dei medici rotariani è stata fondamentale per il contatto con le 350 Case di riposo del territorio e per portare a compimento questi progetti che sono di grande impatto sociosanitario e che riguardano le strutture di accoglienza degli anziani, nelle quali si sono verificati molti focolai da Covid durante le varie ondate della pandemia.
Il progetto realizzato dal Rotary sarà molto utile anche dopo la pandemia. Va ricordato che il Distretto Rotary 2060 e i suoi 94 Club territoriali sono intervenuti già dalla prima emergenza della pandemia con progetti anti Covid per oltre 1,3 milioni di euro. Anche nell’annata 2022-2023, che si è aperta il primo luglio e che vede la Governatrice Tiziana Agostini alla guida del Distretto 2060 – Nordest, proseguirà l’impegno del Gruppo Medici Rotariani nel territorio delle tre regioni.