Presentata nella sala riunioni del Palazzo Ederle in Stradone San Fermo la nuova struttura operativa e gli obiettivi dell’osservatorio territoriale Verona Polis, di cui è coordinatore e portavoce Giorgio Massignan, già assessore all’urbanistica. E’ toccato a lui esporre gli obiettivi dell’Osservatorio, cioè pemettere ai cittadini di Verona di superare la condizione di utenti, per diventare protagonisti delle scelte d’uso del territorio. Ha affermato che “Verona Polis osservatorio territoriale”, non è una struttura che ha lo scopo di formare una lista politica per la conquista del potere o di qualche seggio all’opposizione, tutt’altro”. La sua intenzione è informare i cittadidi sulle vicende che interessano la nostra città, soprattutto relative alla pianificazione urbanistica, con la finalità che sia assunto sin da subito un metodo di urbanistica partecipata e che in futuro sia inserito nello statuto e nei regolamenti comunali.
“Non siamo pregiudizialmente favorevoli o contrari alle varie Amministrazioni -ha concluso Massignan-, ma oggettivi nei giudizi sui loro progetti e sulle loro decisioni. Valuteremo i vari casi, fornendo criche, approvazioni e proposte alternative.”
E’ poi intervenuto Guido Zanderigo, coordinatore del gruppo mobilità che, pur non apprezzando il sistema filobus, anzi, contestandolo con motivazioni tecniche, ha sostenuto l’impossibilità a bloccarlo e la necessità di cogliere l’opportunità dei lavori per l’infrastruttura pubblica per migliorare le condizioni delle zone che attraversa, delle fermate e di altre situazioni urbane critiche.
Daniela Zumiani, coordinatrice del gruppo cultura, ha fatto il punto sugli obiettivi del proprio tavolo di lavoro. Enrico Scognamillo, ha analizzato le condizioni in cui si trovano le nostre mura, portando proposte interessanti per la loro valorizzazione. Da parte di tutti si è sostenuta l’assurdità di costruire in un luogo fragile quale la zona del Forte Santa Caterina al Pestrino, con il rischio che si trasformi nella testa di ponte per l’urbanizzazione della campagna circostante. Le stesse perplessità hanno riguardato i progetti di cementificazione dell’area agricola della Maragona, con un conseguente consumo di suolo. Si è sottolineata la presenza di aree industriali dismesse poco lontane, idonee per ospitare un polo logistico.
Dopo l’istituzione dell’Osservatorio, è subito partita un’iniziativa. Massignan ha infatti scritto una lettera al sindaco e alla Giunta Comunale, nella quale propone l’inserimento nello Statuto del Comune dell’obbligo di un reale metodo di urbanistica partecipata. Ha precisato anche che “Verona Polis non condivide il dogma dello sviluppo ad ogni costo, che ha provocato troppi danni alla sostenibilità ecologica del nostro sistema territorio e ritiene sia necessario sostituirlo con il principio della riqualificazione dell’esistente e del recupero di aree verdi, anche bonificandole dall’edilizia inutilizzata e fatiscente. La stessa economia dovrà essere finalizzata alla riconversione e al miglioramento qualitativo del territorio e non al suo consumo. Verranno evidenziare le situazioni più critiche, sia quelle esistenti, che quelle in progetto e, se saranno rilevate disfunzioni e consumo di suolo, pur evitando di entrare nello specifico, saranno formulate delle proposte alternative basate sul recupero e non sul consumo. Il nostro Osservatorio è disponibile a partecipare attivamente e volontariamente ai lavori per le scelte urbanistiche nella loro più ampia e completa accezione”.
L’Osservatorio ritiene opportuno inserire nello Statuto del Comune l’obbligo, da parte di tutte le amministrazioni, di utilizzare il reale metodo della pianificazione territoriale partecipata, per sostituire quello attuale che si basa sull’urbanistica concordata o contrattata e sulle “manifestazioni d’interesse”.