Venti anni fa moriva di Sars (cugina stretta del Covid) il dottor Carlo Urbani, il medico italiano che non solo identificò il coronavirus della Sars, ma riuscì anche a bloccare il contagio quando la malattia aveva già cominciato a diffondersi in decine di Paesi.
Nell’adoperarsi per contrastare questa pandemia, la prima di Covid, scoppiata nel 2003, Urbani sacrificò la propria vita: morì a soli 47 anni, contagiato mentre curava la popolazione in Vietnam, dove l’epidemia era scoppiata in modo evidente, arrivando dalla Cina. Urbani capì immediatamente che non si trattava di influenza, mise in atto le misure di contenimento e isolamento, allertò l’OMS e i governi del mondo contrastando la censura delle autorità cinesi e vietnamite, soprattutto operò in tempi rapidissimi il tracciamento dei contagiati prima che il virus dilagasse irreversibilmente, mettendo in atto quello che poi l’OMS chiamò “Protocollo Urbani”. Misure che, se fossero state attuate anche con il Covid, avrebbero certamente segnato un destino diverso ai nostri giorni.
Urbani era ai vertici della sanità mondiale (OMS) e come presidente di Medici senza Frontiere aveva anche ritirato il Nobel per la Pace. Dopo la sua morte il mondo intero gli ha intitolato ospedali, piazze, scuole.
Per ricordarlo l’Associazione AMMI – DONNE PER LA SALUTE – sezione di Verona, di cui è neo presidente la dottoressa Marzia Strabbioli Castellarin, in collaborazione con il Dipartimento di Diagnostica e Sanità Pubblica dell’Università di Verona, organizza l’evento intitolato “Carlo Urbani 2003-2023 – L’avventura del medico che salvò il mondo: parole, musica, immagini” venerdì 26 maggio, alle 17, in Sala Maffeiana.
A celebrare la memoria di Carlo Urbani sarà il grande attore Michele Placido che leggerà alcune tra le pagine più toccanti scritte dal medico-eroe, accompagnato al pianoforte dal maestro Edoardo Maria Strabbioli. Condurrà l’inviata di Avvenire e biografa di Carlo Urbani Lucia Bellaspiga. Saranno presenti relatori e testimoni d’eccezione: i familiari del medico, la presidente nazionale di Medici senza Frontiere dott.ssa Monica Minardi, l’infettivologa di fama mondiale Evelina Tacconelli Prof. Ordinario di Malattie Infettive Direttore Clinica delle Malattie Infettive dell’ Università di Verona, alcuni pazienti di Carlo Urbani e il paziente 1 del Covid-19 Mattia Maestri. Il sindaco Damiano Tommasi, il vescovo Domenico Pompili e il Magnifico Rettore dell’Università di Verona Pierfrancesco Nocini porteranno il loro saluto.
L’iniziativa è sostenuta dall’Università degli Studi di Verona e gode del patrocinio dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Verona, dell’Ordine dei Farmacisti, di FEDERSPEV, della Diocesi e del Comune di Verona.