Sono dodici le aziende selezionate per partecipare alla seconda edizione di Upskill Cariverona, progetto di Fondazione Cariverona e Upskill 4.0, spin-off dell’Università Ca’ Foscari Venezia, con UniCredit come partner dell’iniziativa.
L’avvio dell’iniziativa alla presenza degli imprenditori, che hanno lanciato le sfide progettuali agli studenti ITS e universitari coinvolti.
Le aziende delle provincie di Verona, Vicenza e Mantova, territori di riferimento per Fondazione Cariverona, lavoreranno da marzo a giugno 2024 con studenti dell’ITS LAST di Verona, dell’ITS FITSTIC di Bologna, dell’ITS Servizi alle imprese di Roma, dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Università degli Studi di Padova.
Attraverso il coordinamento operativo e scientifico di Upskill 4.0 lungo tutto il progetto, l’obiettivo di Upskill Cariverona è sostenere il rilancio e la sostenibilità di iniziative economiche e sociali attraverso un dialogo intergenerazionale tra competenze e talenti diversi, per esplorare possibili soluzioni partendo dalle sfide reali delle imprese coinvolte.
Per Verona le aziende che partecipano sono: Pasticceria Cassandrini, punto di riferimento per le famiglie veronesi per il takeaway e delivery di pasticceria artigianale; Lorenzo Borsarini, che da oltre cinquant’anni si occupa di restauro di mobili antichi e d’antiquariato, produzione e vendita mobili d’arte in stile anticato; Il ponte Cooperativa sociale onlus, che dal 1988 promuove attività di carattere sociale, educativo, culturale e di animazione del territorio; Camplin, che produce dal 1893 il Peacoat originale della Royal Navy, la marina militare britannica.
“Dopo il successo della prima edizione, che ha portato alla realizzazione di 34 progetti di innovazione totali, siamo molto soddisfatti di intraprendere questo nuovo percorso con Upskill 4.0 – sottolinea Filippo Manfredi, Direttore generale di Fondazione Cariverona -. In un Paese ai primi posti in Europa per dispersione scolastica e percentuale di Neet, che continua a soffrire di un alto tasso di emigrazione giovanile, iniziative come questa mettono a disposizione dei nostri giovani preziose opportunità di crescita, valorizzando i talenti e aprendo la strada verso nuovi modelli di sviluppo. La prima edizione dimostra che, dall’incontro tra le competenze degli studenti e l’expertise di piccole e medie imprese, anche sociali, possano nascere processi di innovazione collaborativa molto virtuosi, destinati ad avere un impatto positivo su tutto il territorio”.
Le sfide progettuali sono legate ad innovazioni di prodotto, con una forte attenzione ai valori della sostenibilità ambientale e sociale; ad innovazioni di processo con nuovi modelli di produzione; ad esigenze di miglioramento della comunicazione e della promozione dei prodotti, attraverso la creazione di nuovi siti, visite virtuali e app.