“Con le solite 37 deroghe, le misure antismog 2019 si confermano un semplice pro-forma utile, forse, ad evitare le sanzioni dell’Unione Europea, ma del tutto inefficaci a contrastare l’inquinamento nel territorio veronese e nella pianura padana”. Ne è convinto Michele Bertucco consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune. “In barba al buon senso, all’emergenza sanitaria rappresentata dalle decine di migliaia di morti precoci causate ogni anno in Italia dagli alti livelli di smog, ma anche in barba alle migliaia di giovani che venerdì, anche a Verona, scenderanno in piazza per chiedere un cambiamento delle politiche ambientali, Regione Veneto, Provincia di Verona e Comune di Verona – dice – continuano con la politica dei pannicelli caldi. Un’efficace azione di contrasto allo smog, che per buona parte sappiamo essere prodotto dal traffico automobilistico, dovrebbe comprendere anche delle alternative all’uso del mezzo motorizzato privato, puntando dunque sul potenziamento del mezzo pubblico e della mobilità attiva, ciclistica, e pedonale. Anche quest’anno – prosegue – l’ordinanza del Sindaco Sboarina caldeggia questa misura come semplice raccomandazione. Sono allora curioso di vedere come si comporterà la maggioranza di fronte alla mozione che ho depositato fin dallo scorso agosto in cui si chiedono interventi più vincolanti sotto questo aspetto. Pur di non cambiare – conclude- la politica continua a nascondersi dietro l’esigenza dei cittadini a spostarsi con l’auto per motivi di lavoro. Ma questa situazione è destinata a perpetuarsi fintanto che la Regione continuerà a spendere in strade il 90% del bilancio dedicato alla Mobilità; il Comune non troverà il coraggio di approvare un Piano della Mobilità efficace e la Provincia continuerà a fare spezzatino del trasporto pubblico locale”.