Il Teatro Ristori ha aperto le porte alla città, offrendo un esclusivo evento per raccontare ciò che verrà proposto nella stagione artistica. Al termine tutti i presenti sono stati invitati a un momento di convivialità, gustando specialità enogastronomiche. Si è svolto quindi uno spettacolo dal vivo, in cui tutte le proposte presenti nel cartellone sono state rappresentate: la musica barocca, la concertistica, il jazz, la danza, la prosa e i progetti educational. Si sono alternati vari artisti ospiti, che hanno aderito con grande entusiasmo e generosità a questa iniziativa culturale. Uno spettacolo dal vivo, fatto di musica, danza, arti figurative, ma anche immagini, proiezioni, in un perfetto equilibrio e dialogo tra le varie forme artistiche, nel segno della trasversalità, dell’innovazione, della formazione e della ricerca, che sono le linee guida del progetto artistico del Teatro Ristori. “Anche quest’anno ho voluto organizzare uno spettacolo dal vivo a cui è invitata tutta la città”, dice il maestro Alberto Martini, direttore artistico del Ristori. “Il mio primo obiettivo è naturalmente quello di proporre un livello artistico di alta qualità, ma allo stesso tempo ritengo sia molto importante l’aspetto sociale del Teatro, inteso come luogo di condivisione, di cultura, d’incontro, di confronto e di crescita. Chi lo frequenta deve stare bene da tutti i punti di vista, sentendosi partecipe e coccolato”. Il cartellone della Stagione 2017 – 2018 con la sua varietà e l’altissima qualità, sarà un’opportunità culturale non solo per i cittadini di Verona, ma sicuramente anche molto interessante e attraente per chi viene da fuori città. Il progetto artistico intende offrire una proposta diversa e complementare a quanto accade a Verona, con artisti e complessi che troviamo nelle più importanti stagioni internazionali. L’attenzione verso i più giovani, con le proposte dedicate espressamente a loro e una politica dei prezzi molto aggressiva, che li agevoli, completano il progetto culturale del Teatro Ristori. Un particolare ringraziamento va a Fondazione Cariverona, per aver intrapreso questo progetto culturale di ampio respiro, con una forte ricaduta sul territorio.