Si terrà lunedì 30 ottobre, alle 17 nella sala Rossa della Provincia (ingresso da piazza dei Signori), il primo appuntamento “Ciascuno di noi si ammala a suo modo” della rassegna d’incontri del progetto “Le parole che ci salvano”, ideato e promosso dall’associazione culturale “La cura sono io”. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il progetto Convivio dell’UOC di Oncologia AOUI di Verona ed il Circolo dei Lettori e con il patrocinio di Comune e della Provincia di Verona, è stata presentata dall’assessore alla Cultura Francesca Briani insieme alla presidente dall’associazione culturale “La cura sono io” Maria Teresa Ferrari.
“Ci sono momenti della vita in cui le parole sembrano non servire o, per paura di ferire, non essere appropriate – dichiara l’assessore Briani –. Da questa considerazione parte il progetto “Le parole che ci salvano”, una serie di iniziative, rivolte a tutta la cittadinanza, che invitano alla scrittura, all’ascolto, alla riflessione, ma in particolar modo, al dialogo come forma di incontro e vicinanza nella sofferenza”.
“Si è pensato a uno ‘spazio’ delle testimonianze dove raccontarsi – spiega la presidente Ferrari –, che coinvolga figure differenti: chi soffre a causa di una malattia e si ritrova a dipendere dalle parole dei medici, chi, medico, deve conoscere le parole giuste per comunicare con il paziente, senza dimenticare i famigliari, che faticano spesso a trovare le parole che aiutano”.
Gli appuntamenti della rassegna proseguiranno, con gli incontri: a novembre, “Le parole che avvicinano”, a cura di Lorenzo Gobbi scrittore e poeta; a gennaio 2018, “ Le parole che curano”, a cura di Duccio Demetrio, scrittore e direttore scientifico della Libera università dell’autobiografia di Anghiari (AR). La rassegna prosegue poi nel mese di febbraio 2018, con un doppio appuntamento: “Le parole che salvano”, con Eugenio Borgna, psicanalista e scrittore, Linda Napolitano, docente di Storia della filosofia antica dell’Università degli Studi di Verona e Wanda Tommasi, docente di Storia della filosofia dell’Università degli Studi di Verona; “La scrittura che trasforma”, con la scrittrice Alessandra Sarchi. Infine, nel mese di marzo 2018, l’incontro “Le parole che nutrono”, reading su scrittori e poeti classici a cura dei ragazzi delle Scuole Superiori veronesi.
Sabato 28 ottobre, in occasione del mese della prevenzione tumore al seno, si terrà in Corte Sganzerie la perfomance di sensibilizzazione “Il cuore in testa” che vedrà centinaia di donne ‘appendere’ il proprio ritratto fotografico, in cui appaiono con in testa il ‘cappello del cuore’ e della ricerca de ‘La Cura Sono Io’. Informazioni: associazione culturale ‘La cura sono io’ – cell. 3290140241 – mail www.lacurasonoio.it.