Pronti a tornare in aula. Da domani sarà infatti possibile iscriversi all’università di Verona per il prossimo anno accademico e l’ateneo sta preparando questa partenza riorganizzando l’offerta formativa, in questa fase di rientro verso una nuova normalità, grazie alla didattica aumentata, implementando le risorse per studentesse e studenti, con attenzione alle esigenze e alle richieste del corpo studentesco stesso.
Le novità sono state presentate da Federico Schena, delegato alla Didattica, Marco Torsello, delegato Diritto allo studio, orientamento, servizi agli studenti, mobilità internazionale degli studenti, e Massimiliano Badino, codelegato all’Orientamento. A portare i saluti del Consiglio degli studenti, il presidente Stefano Ambrosini.
Per l’anno accademico in avvio si prevede, quindi, il ritorno in aula di tutti i corsi di studio sempre nel rispetto delle norme anti Covid, con il distanziamento e le aule piene solo fino al 50 per cento, con la prenotazione del posto in aula per tutti gli studenti e studentesse che vorranno essere presenti, garantendo, comunque, la registrazione di tutte le lezioni pronti ad un auspicato ritorno alla piena normalità.
Va sottolineato che l’ateneo, peraltro, ha sempre cercato di offrire anche nei mesi passati – applicando tempestivamente le norme nazionali e regionali – la massima didattica in presenza possibile, sviluppando al contempo modalità didattiche innovative e tecnologicamente avanzate.
A tal fine, non soltanto al corpo docente, ma anche, e soprattutto, a studentesse e studenti l’ateneo ha tempestivamente e continuativamente messo a disposizione risorse e strumentazioni idonee a garantire un’efficiente e ininterrotta fruizione dell’offerta didattica a distanza da parte di chi non poteva essere presente. Un’attenzione verso il proprio corpo studenti che viene apprezzata, come dimostra l’ultimo rapporto Almalaurea, secondo il quale l’89,5% dei laureati all’ateneo di Verona si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso.
Inoltre, questo dato trova riscontro anche nel mondo del lavoro, dal momento che la scelta di Verona per i propri studi universitari incrementa le probabilità di trovare lavoro in tempi rapidi: a un anno dalla laurea triennale lavora, infatti, il 78,4% dei laureati scaligeri, a fronte della media nazionale del 69,2%; a un anno dalla laurea magistrale lavora l’80,2% rispetto alla media italiana del 68,1%; e a cinque anni dalla laurea, il dato migliora ancora, arrivando a un tasso occupazionale del 91%.
L’università scaligera dimostra sempre grande attenzione al diritto allo studio, mostrando grande sensibilità e concreta capacità di sostegno a favore di nuove studentesse e nuovi studenti e delle loro famiglie.
L’ateneo ha, infatti, esteso, anche per il prossimo anno accademico, la no tax area fino a 22.000 euro.