L’impegno dell’ateneo di Verona nella cooperazione internazionale e nell’accoglienza di studentesse e studenti, rifugiate e rifugiati e docenti provenienti da Paesi in cui la loro libertà accademica è compromessa, è grande e concreto. Lo testimoniano l’adesione dell’università scaligera alla rete internazionale Scholars at Risk (SAR), fondata nel 1999 all’università di Chicago, con la missione di promuovere la libertà accademica e proteggere studiose e studiosi in pericolo di vita o il cui lavoro è severamente compromesso, e l’adesione al progetto Unicore – University corridors for refugees, che da la possibilità a giovani rifugiate e rifugiati di proseguire il loro percorso accademico in Italia. La rete comprende oltre 550 tra università, istituti di ricerca e associazioni in 42 Paesi, concentrati soprattutto negli Stati Uniti, Canada ed Europa. L’università di Verona fa parte di SAR Italy dalla sua fondazione nel 2019 e da giugno 2023 è componente del nuovo Direttivo. Nell’ambito della rete Sar Italy, nel marzo 2022, l’ateneo scaligero ha pubblicato il primo bando per un assegno di ricerca “a progetto” destinato a una studiosa o studioso a rischio. A fine giugno 2022 è stato selezionato il vincitore, Mohammed Alruqimi, proveniente dallo Yemen. Dopo una lunga attesa per l’ottenimento del visto, è riuscito ad arrivare a Verona dove è attualmente in servizio nel dipartimento di Informatica. Nel settembre 2023 il ricercatore è riuscito a farsi raggiungere dalla famiglia: moglie e 3 figli minori in età scolare e pre-scolare, ai quali, in collaborazione con enti e associazioni locali, si è fornito un supporto su più fronti, dalle procedure burocratico-amministrative, ai contatti con le scuole, alle possibilità proposte per l’apprendimento della lingua italiana. L’assegno di ricerca è stato recentemente rinnovato per una ulteriore annualità, fino a marzo 2025, utilizzando fondi di ateneo e un cofinanziamento del dipartimento di Informatica. In ateneo, si è tenuta l’annuale assemblea nazionale della rete Sar Italy. UNICORE Sono 65, 20 donne e 45 uomini, gli studenti rifugiati vincitori di borse di studio che frequenteranno programmi di laurea magistrale della durata di 2 anni in 37 atenei italiani grazie al progetto UNICORE University Corridors for Refugees, giunto alla sua sesta edizione. Le borse di studio sono state assegnate a rifugiati residenti in Kenya, Sud Africa, Tanzania, Uganda, Zambia, Zimbabwe con un processo di selezione degli atenei stessi sulla base del merito accademico e della motivazione, in seguito a un bando pubblicato a marzo 2024. Studentesse e studenti rifugiati sono atterrati in Italia, a Fiumicino, martedì 1 ottobre, la vincitrice del bando Univr è arrivata in città giovedì 3 ottobre. Si tratta di una giovane studentessa rifugiata in Uganda e originaria della Somalia ammessa al corso di laurea magistrale internazionale in Artificial Intelligence. Nell’ambito delle precedenti edizioni, l’università di Verona ha accolto una studentessa rifugiata in Zambia, originaria del Congo, che è stata ammessa al corso di laurea magistrale internazionale in Molecular and Medical Biotecnology. Con il successivo bando è arrivato nel novembre 2023 uno studente originario del Sud Sudan rifugiato in Kenya, iscritto ora al secondo anno del corso di laurea magistrale in Economics and data Analysis.