“Uniti si vince”. Ma non è così scontato Il centrodestra ci crede, ma riusciranno i “nostri eroi” a superare le divisioni di questi anni?

E adesso, che cosa può accadere? “Uniti si vince” è il mantra del centrodestra, che l’ha sempre sostenuto, ma da domenica sera ancora di più (ovvio).
Ecco allora che la scelta di Flavio Tosi e le parole dei vertici di Forza Italia rafforzano la tesi. “Se Tosi appoggia Sboarina, la partita è chiusa” è l’analisi, forse troppo frettolosa, che fa il centrodestra. “Perchè non è un’operazione matematica, ma è una questione politica” ribattono dal centrosinistra. “Fosse un’operazione matematica, i conti sarebbero presto fatti. Ma non lo è, ci sono in ballo molte altre cose, che non sono nmeri. Sono sentimenti, convinzioni, dubbi…”.
Già, i dubbi. Quelli, ad esempio, di chi, per mesi, anzi, anni, s’è sentito ripetere che “Sboarina non è il sindaco ideale per Verona”. Oppure quelli che, convintamente, hanno scelto Tosi, “perchè con lui torna il Sindaco”.
A questi, chi glielo va a dire, adesso? “Se è così, io non vado a votare” osservava ieri un vecchio militante di Forza Italia. Anonimato obbligato, chiaro. “Io capisco le ragioni della politica, ma questa mi sembra davvero una mossa troppo spregiudicata. E non so quanti elettori che hanno scelto Tosi, lo capiranno. Perchè hanno scelto Tosi proprio perchè non convinti di Sboarina. E adesso lo devono andare a votare? A me sembra ci sia troppa disinvoltura e anche troppo ottimismo in Forza Italia. Non la vedo così semplice, non si tratta di sommare i voti ottenuti da Sboarina con quelli di Tosi. Sarebbe facile. Qui si tratta di mettere assieme pezzi che di un puzzle che non si è mai completato. Anzi. Io sono perplesso e non penso di essere l’unico”.
A rafforzare questi (legittimi) dubbi, anche la posizione finora tenuta da Federico Sboarina, che non ha mai nominato Tosi e che ha sempre parlato di “possibile dialogo con Forza Italia”. E adesso, che farà? Adesso, dialogare con Forza Italia vuol dire anche dialogare con Tosi.
Certo, vale anche il discorso opposto. Lo stesso Tosi dovrà fare qualche “inversione a U” per giustificare, non tanto il passaggio in Forza Italia, quanto l’eventuale “via libera” al bis di Sboarina.
Sullo sfondo, resta quella domanda, che gira nella testa di chi ha scelto Tosi, domenica scorsa. “Che fare?” Una domanda semplice, attorno alla quale si giocherà molto di questi giorni e dalla quale dipenderà in gran parte l’esito del ballottaggio. Mica facile rispondere…