La mannaia del nuovo piano industriale di Unicredit si abbatterà anche su Verona. A spanne verranno eliminate 70 filiali lasciando a casa (sempre a spanne) 3-400 lavoratori. Sono le prime indiscrezioni che escono sul territorio dalla cura da cavallo voluta dal ceo Jean Pierre Mustier. Il progetto di ristrutturazione si chiama “Transform 2019” e per l’istituto di credito è una vera rivoluzione. La banca cambierà pelle nel vero senso della parola. La sforbiciata riguarda in primis il personale. I dipendenti da 101 mila attuali diventeranno 87 mila. A cui si somma il maxi aumento di capitale da 13 miliardi. La nostra regione darà, ancora una volta, al sistema bancario, (le popolari non sono bastate) il suo contributo di lacrime e sangue. Dai piani alti della banca di piazza Gae Aulenti buttano acqua sul fuoco. Precisano che verranno soppresse quelle filiali poco operative che si trovano in territori a più alta densità di sportelli Unicredit. Gli esuberi poi saranno mirati alle fasce di età più avanzate e più vicine alla pensione. Sta di fatto che Verona in questi ultimi anni ha pagato un prezzo altissimo alle banche e alle loro ristrutturazioni. Unicredit è l’ultima solo in ordine di tempo.